Molto più pericoloso dei Cinque Stelle, ben più insidioso di quel premier Conte che continua a guadagnare appeal tra gli italiani. Il vero nemico di Matteo Salvini ha un nome e un cognome: Giorgia Meloni. Teoricamente alleata nella coalizione di centrodestra, la leader di Fratelli d’Italia continua la sua personalissima competizione con la Lega, che ha messo nel mirino da tempo e al quale continua a rosicchiare consenso seguendo una strategia ben studiata e, dati alla mano, piuttosto fruttuosa.
Per capire cosa sta succedendo basta guardare i sondaggi e le percentuali: il 26 maggio 2019 alle elezioni europee la Lega aveva ottenuto il 34,3%, un risultato eccezionale praticamente doppio rispetto a quello ottenuto alle politiche del 2018. Anche per Fratelli d’Italia il risultato alle urne per le elezioni europee è stato ottimo, arrivando al 6,5% e migliorandosi così di due punti percentuali rispetto alle politiche dell’anno precedente. Da lì in poi, però, era iniziato un piano di costante logoramento dell’amico-nemico.
L’ultimo sondaggio di Swg del 13 luglio vede infatti al momento la Lega attestata al 26,3% (-8,0% rispetto alle europee), mentre per l’istituto di indagine Fratelli d’Italia sarebbe ora al 14,5% (+8,0% rispetto alle europee). Facile capire come sia stato proprio il Carroccio a pagare il conto più caro per l’ascesa di Giorgia Meloni. In totale, si tratterebbe di
oltre 2,5 milioni di elettori che avrebbero abbandonato il Capitano per passare dall’altra parte della barricata.Vero che i sondaggi, lontani dalle elezioni, andrebbero presi con le molle. Ma altrettanto innegabile è che la Meloni sia stata attenta alle mosse di Salvini tentando di smarcarsi dall’ex ministro degli Interni. Copiando in parte la strategia social della Lega ma distanziandose, evitando di incappare in gaffe e nel rilancio di fake news per darsi un tono più serioso, meno aggressivo. E approfittando anche della crisi interna della Lega, che vede Zaia ormai minacciare a sua volta il Capitano. Il cui equipaggio sembra sempre più prossimo a un ammutinamento.
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