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La svolta 5 Stelle: un nuovo leader donna da affiancare a Di Maio

E se il futuro del Movimento Cinque Stelle passasse da una leadership in salsa rosa? Nonostante Luigi Di Maio abbia ribadito di non essere intenzionato a lasciare il ruolo di capo politico del partito, incassato la scontata solidarietà di gran parte degli esponenti grillini, le ipotesi per una sua successione continuano a circolare in queste ore. La situazione, d’altronde, non è certo rosea per uno schieramento in netto calo nei sondaggi e in difficoltà nel governo con il Partito Democratico, un’alleanza piena di crepe evidenziate dalla spregiudicatezza del fuoriuscito dem Matteo Renzi.

Saranno così gli Stati generali grillini in programma la prossima primavera il momento clou della crisi pentastellata, con il Movimento da settimane alle prese tra assedio al capo politico, espulsioni e una prima micro-scissione, con la ventilata nascita del gruppo Eco dell’ex ministro Lorenzo Fioramonti. Il viceministro Stefano Buffagni aveva spiegato: “Ci sono tanti avvoltoi in giro. Quando le cose non vanno bene, è facile scappare. Però dopo ‘l’adolescenza’, al M5s serve la costruzione di una cultura politica”. 
Serve, insomma, un cambiamento. E così ecco spuntar fuori l’idea di introdurre figura nuova, una specie di co-leader da affiancare a Di Maio, quasi certamente una donna. Ed è qui che il totonomi si è già scatenato. Tra le possibili candidate per il nuovo ruolo ci sarebbe la sindaca di Torino, Chiara Appendino, che Repubblica riporta come favorita e che ha chiarito di non volersi ricandidare per un secondo mandato da primo cittadino. Dalla sua parte avrebbe Beppe Grillo, che la stima da sempre, e il fatto di non avere troppi nemici all’interno del Movimento.Da nemiche ad alleate invece sarebbero diventate due figure storiche come Roberta Lombardi e Paola Taverna, che secondo La Stampa puntano a guidare la fronda anti-Di Maio che soprattutto tra i senatori sta montando in modo evidente. A palazzo Madama i senatori romani Gianluca Perilli, considerato vicino a Taverna, ed Emanuele Dessì, in buoni rapporti anche con Lombardi, hanno cominciato a raccogliere le adesioni al documento che chiede una svolta nel Movimento. Per il quotidiano torinese sarebbe il segnale di un patto di non belligeranza tra le due dirigenti grilline, ora impegnate insieme per ritagliarsi un posto in prima fila.

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