Nella atmosfera rarefatta in cui vivono i soloni del politicamente corretto taluni problemi, semplicemente, non esistono. E se qualcuno, che invece li vive quotidianamente, solleva legittime istanze viene immediatamente tacciato di razzismo, fascismo ed “etichette” analoghe, così dirottando l’attenzione dal problema in sé. Ora, dapprima rassicuriamo tutti: noi non siamo razzisti o fascisti, ma non possiamo immolare sull’altare del politically correct alcune considerazioni sulla vocazione dei rom a commettere furti e scippi sui mezzi pubblici, ma anche en plein air, per così dire. Smartphone e denaro in contanti che “spariscono” in un attimo. Un fenomeno che ha assunto i canoni dell’emergenza, testimoniata da innumerevoli denunce sui social network (oltre che in Questura) con tanto di video che abbondano in Rete. Ecco perché la trasmissione Dritto e Rovescio, concentrandosi su quanto avviene nella metropolitana di Milano, uno dei posti preferiti dai rom, ha ricostruito una vera e propria organizzazione e un modus operandi professionale, affinato con l’esperienza pluridecennale.