La Uil lamenta lo stop ad uno striscione “ironico” con Luigi Di Maio e Matteo Salvini che il sindacato aveva preparato in occasione della manifestazione unitaria sul pubblico impiego. “Volevamo mettere lo striscione al Pincio questa mattina ma ci hanno bloccato perché troppo grande. Abbiamo poi provato a metterlo per strada ma è intervenuta la Digos, dicendo che visto che questo striscione era contro i due vicepremier non poteva essere aperto”.
Lo racconta il segretario generale della Uil Fpl, Michelangelo Librandi. Lo striscione riporta le immagini dei due vicepremier. “Mattè, dicono che mettese contro il sindacato porta male”, dice di Maio. “Sì Giggino, lo so, infatti mi sto a portà avanti col lavoro”, risponde Salvini mentre si fa un selfie con la maglia blu delle Uil Fpl, si vede nel manifesto ora arrotolato davanti allo stand della Uil a piazza del Popolo.
“Lo abbiamo portato qui a piazza del Popolo, al gazebo dell Uil, e addirittura mi dicono che ci sono delle persone della Digos che ci piantonano perché non lo dobbiamo aprire”, dice ancora Librandi. “Era una striscione solo ironico. Non mi sembra – sottolinea- che ci sia nulla di offensivo. Nello striscione abbiamo ripreso una frase che dice spesso Barbagallo: ‘mettersi contro il sindacato porta sfortuna’”.
“Se fosse vero che la Digos ha vietato alla Uil di esporre uno striscione ironico su Salvini e Di Maio, saremmo di fronte ad una vera e propria prova di regime. Il presidente del Consiglio #Conte chiarisca subito. Le forze dell’ordine non possono essere utilizzate in questo modo”. Lo scrive su Twitter la deputata del Pd Anna Ascani.
“Spero che la vicenda dello striscione ‘vietato’ alla manifestazione di oggi non sia vera o frutto di un equivoco, altrimenti sarebbe un fatto gravissimo da chiarire con estrema urgenza”. Lo scrive su Twitter Andrea Orlando, deputato del Pd e ex ministro della Giustizia.
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