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Tutto sbagliato! La verità dietro il video-scandalo lanciato dai Cinque Stelle contro Bruxelles

Un video che aveva fatto il giro dei social e che si era trasformato in cavallo di battaglia della retorica pentastellata, facendo indignare i social e ottenendo oltre novemila condivisioni. Al centro della scena Jeroen Dijsselbloem, ex presidente dell’Eurogruppo, l’assemblea informale dei ministri delle finanze dell’eurozona, intervistato dalla tv statunitense CNBC a metà ottobre. Una serie di dichiarazioni riassunte da una voce fuori campo che, però, finisce per distorcere la realtà delle cose.

Nella versione originale, Dijsselbloem spiega fra le altre cose che l’Italia non può permettersi un aumento dei tassi di interesse sui propri titoli di stato per il semplice motivo che le banche e i fondi di investimento italiani sono pieni di titoli di stato italiani: l’aumento dei tassi di interesse causa implicitamente anche una perdita di valore dei titoli venduti in precedenza, e di riflesso anche delle stesse banche e dei fondi. È per questa ragione che diversi oppositori del governo sostengono che una manovra come quella in corso di approvazione possa danneggiare l’economia ancora prima di essere approvata.“Una situazione che ha dei pro e dei contro: uno dei contro è che se ci sono problemi e l’economia implode, questo si ripercuote sull’intera economia. Il pro è che basta che l’Italia lo capisca, che i consumatori lo capiscano, e se tutto va bene si può iniziare un percorso di correzione dall’interno”. E invece la voce fuori campo fa dire a a Dijsselbloem “invito apertamente i mercati a lanciare un attacco alle finanze italiane, orchestrando un danno ai titoli italiani, facendo così salire gli interessi sul debito all’Italia”.Un invito alla guerra che non esiste, in realtà, nel video effettivamente realizzato dall’emittente americana. Materiale che non è al momento disponibile da nessuna parte e che fa quindi pensare a una vera e propria manomissione dell’intervista, che ha finito per ingannare anche i Cinque Stelle pronti a rilanciare quel filmato in realtà truccato. 

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