Tempi duri, durissimi questi per i sovranisti, costretti a fare i conti con un’emergenza sanitaria che lascia loro sempre meno margini di manovra e li costringe, pur di far sentire la loro voce, a una continua giravolta. Matteo Salvini ha promesso battaglia al green pass salvo poi rassegnarsi alla sua introduzione. Giorgia Meloni, invece, dalle file dell’opposizione guida la lotta alle imposizioni, difendendo la libertà dei cittadini di non vaccinarsi. Gli stessi cittadini ai quali, nei mesi scorsi, chiedeva di fare a tutti i costi la somministrazione.
Anche sul green pass, Meloni ha smentito con grande naturalezza sé stessa. A marzo 2021, la leader di Fratelli d’Italia aveva infatti chiesto una procedura d’urgenza alla Commissione Europea per accelerare le tempistiche dell’approvazione proprio del certificato. Oggi, invece, ne parla come di una misura “che danneggia l’economia e limita la libertà”. Un bel cambio di posizione.
Già nelle scorse settimane, quando si parlava di “modello francese da imitare”, Meloni era stata chiara: “Le attività hanno già subito abbastanza restrizioni nell’ultimo anno e mezzo”. Promettendo battaglia, dura. Basta tirar fuori gli screenshot degli account dell’ex ministra, però, e dare un’occhiata ai vecchi post per capire quanto diverse fossero le sue posizioni soltanto quattro mesi fa. A marzo, per esempio, scriveva: “Cosa aspetta la Commissione europea a richiedere la procedura d’urgenza al Parlamento europeo sul Certificato verde digitale? Il Certificato Verde segna un primo passo verso la definitiva eliminazione degli ostacoli alla libera circolazione che tanto hanno danneggiato la nostra economia, segnatamente il settore turistico”.
E ancora: “Vorrei rassicurare chi avanza legittime preoccupazione sulle implicazioni che tale dispositivo potrebbe causare sul diritto dei cittadini alla non discriminazione: non stiamo parlando di un passaporto di immunità. Il green pass non crea alcun obbligo, né diretto né indiretto, alla vaccinazione. Ne è la prova la proposta di equiparare tre diversi tipi di certificati relativi al COVID-19: certificati di vaccinazione, risultati di tamponi e certificati di guarigione”. Anche l’attuale green pass non impone il vaccino, limitando soltanto l’accesso ad alcuni luoghi chiusi a chi non ne è in possesso. Eppure, nel frattempo, Meloni sembra aver cambiato drasticamente idea.
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