La decisione politica, personale e sofferta, di dire addio al proprio ruolo di sindaco a Imola, formalizzando le dimissioni dopo poco più di un anno alla guida della città. E un’analisi generale spietata sul suo partito, il Movimento Cinque Stelle. Manuela Sangiorgi, ormai ex primo cittadino del comune nella città metropolitana di Bologna, non ci gira troppo intorno: “Il M5s non esiste più. Il M5s è morto ed è morto quando è morto Gianroberto Casaleggio”.
Intervistata dall’emittente E-Tv, la Sangiorgi spiega: “Abbiamo visto appropriarsi di ruoli apicali da parte di persone senza arte né parte, perdere sei milioni di voti in un anno e fare finta di niente”. Nelle ore precedenti aveva annunciato il suo passo indietro spiegando di non sentirsi più parte del Movimento (con cui aveva vinto le elezioni nel giugno del 2018 al ballottaggio strappando il 55,4% dei voti): “Non ci sono le condizioni politiche per andare ancora avanti”.
“M
i aspettavo un appoggio dal M5s nazionale, mi aspettavo fosse un salotto dei big, perché siamo il terzo comune più grande amministrato dal Movimento. Poi, quando sono andata a chiedere aiuto su questioni importanti, ho avuto risposte imbarazzanti”. Poi l’attacco sull’alleanza giallorossa: “Fino al giorno prima abbiamo detto di tutto al Pd – ha aggiunto la Sangiorgi – e poi ci andiamo al governo insieme? Poi abbiamo visto che bel progetto, il progetto di governo delle tasse”.
Ma al governo c’è ancora Salvini? Sui migranti non è cambiato un bel niente