Un naufragio nel quale sarebbero rimaste coinvolte oltre 80 persone, attualmente disperse, avvenuto non lontano della coste di Zarzis, a largo della Tunisia. Lo riferisce su Twitter e Facebook l’organizzazione Alarm Phone che gestisce il servizio telefonico di richiesta d’aiuto nel Mediterraneo e riporta la testimonianza di Chamseddine Marzoug, volontario della Mezzaluna rossa tunisina.
“Solo cinque persone sono sopravvissute, mentre oltre 80 sono disperse”, ha affermato Marzoug che ha confermato la notizia anche all’agenzia Ansa, aggiungendo che ad affondare sarebbe stato un gommone partito dalle coste libiche. Secondo il volontario, uno dei superstiti è poi morto in ospedale.
L’allarme era scattato nel pomeriggio, dopo che era stato raccolto l’sos di un gommone in difficoltà al largo della costa libica, all’altezza di Zawiya. Poi si sono persi i contatti: “Non abbiamo idea di cosa sia successo alla barca e alle persone a bordo – aveva scritto su Twitter Alarm Phone – Speriamo che ci siano sopravvissuti, anche se questo significa essere di nuovo in un teatro di guerra”.
Secondo l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), i dispersi sarebbero 82, mentre sarebbero solo tre i sopravvissuti, tutti migranti provenienti dal Mali. Uno dei quattro naufraghi raccolti in mare da un motopesca tunisino e portati a Zarzis, infatti, è morto in ospedale. Era della Costa d’Avorio. Anche all’Oim risulta che il gommone era partito dalle coste libiche di Zwara.
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