Luciana Lamorgese si toglie qualche sassolino dalla scarpa nei confronti di Matteo Salvini. Intervistata da Giovanni Bianconi sul Corriere della Sera, il ministro dell’Interno del governo Draghi risponde a diverse domande sulla attuale situazione dell’ordine pubblico in Italia. Dalle proteste no-vax, passando per il problema immigrazione e la possibile emergenza terrorismo, Lamorgese non perde l’occasione per difendere il suo operato.
Ma il vero obiettivo delle sue risposte resta costantemente il leader della Lega. Il suo predecessore al Viminale viene in pratica messo alla berlina per i troppi ostacoli che, a detta della Lamorgese, starebbe ponendo sul cammino dell’esecutivo. Parlando delle proteste no-vax tenutesi in diverse città italiane in questo fine settimana, Lamorgese ci tiene innanzitutto a sottolineare che, nonostante la “galassia no-vax appaia composita e variegata, al momento non risultano contatti strutturati con frange estremiste”.
Per quanto riguarda il green pass, invece, Lamorgese conferma l’intenzione del governo di “estenderne quanto più possibile l’utilizzo e completare il piano vaccini”. Poi, il giornalista le domanda come faccia a “convivere” nello stesso governo con un politico come Salvini che la attacca continuamente. Lamorgese prova a mantenere un tono ‘istituzionale’ parlando di “sforzi per individuare un punto di equilibrio”.
Ma poi non ce la fa e si lascia andare. “Certo – sbotta – quando gli attacchi partono da chi sostiene il governo, diventano martellanti e personali, finiscono per danneggiare l’immagine dell’amministrazione e dell’intero esecutivo”. Secondo Lamorgese, insomma, Salvini rappresenterebbe un danno per il governo Draghi. Nonostante il giudizio non proprio lusinghiero, la numero uno del Viminale conferma però di aver da tempo “manifestato” a Draghi la sua disponibilità ad un incontro con il leader del Carroccio. Lo scontro tra i due si consuma inevitabilmente sul tema dell’immigrazione. Luciana Lamorgese conclude la sua intervista difendendo l’operato suo e delle forze in occasione del rave di Viterbo. Vicenda cavalcata dalla destra di Salvini e Meloni proprio per dimostrare la sua presunta incompetenza.
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