Un intervento subito diventato virale in rete e discusso dagli utenti, quello del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese a Otto e Mezzo. Durante il quale sono stati analizzati i dati sull’immigrazione, spesso e volentieri trasformati in arma elettorale dalla Lega di Matteo Salvini, e il delicato tema dei porti chiusi. La titolare del Viminale ha ribadito a tal proposito che “i porti non sono mai stati chiusi perché è vero che c’era il divieto di sbarco ma poi regolarmente sbarcavano su indicazione della magistratura”.
Lamorgese ha anche affrontato l’aumento degli sbarchi a partire da settembre, quello bollato da Salvini come “conseguenza della riapertura dei porti alle Ong”. “
La maggior parte veniva dalla Tunisia – ha spiegato la Lamorgese – dove non c’era un governo e quindi una situazione di instabilità, e quasi nessuno dalla Libia. Non sapendo con chi prendere accordi in quanto mancava il ministro dell’Interno tunisino e ancora adesso non c’è un governo in Tunisia, quello va a incidere sulla situazione generale dei flussi migratori”. Parole ben diverse da quelle usate dal leader del Carroccio, che ai tempo del suo ministero descriveva la Tunisia come un Paese sicuro.La Lamorgese ha anche parlato dei decreti sicurezza salviniani, spiegando che probabilmente non ci sarà un’abolizione ma al massimo una rimodulazione che comprende multe più basse per le Ong e qualche passo indietro sui permessi di soggiorno per motivi umanitari per “evitare quello che stava accadendo a dicembre”. Nello specifico, il riferimento è all’intervento del governo per concedere una proroga di sei mesi dei servizi ex Sprar oggi Siproimi (Sistema di protezione per titolari di protezione internazionale e per minori stranieri non accompagnati) che accolgono i migranti cui è stata concessa la protezione umanitaria, proroga necessaria per evitare che in migliaia finissero in mezzo alla strada.
In sostanza, con i decreti sicurezza di Salvini il numero di stranieri irregolari è aumentato rispetto al precedente status quo di oltre 25 mila persone. La ministra Lamorgese ha così annunciato una revisione imminente per far rientrare l’emergenza creata dal suo precedessore, che aveva creato problemi alle persone già arrivate e presenti nel nostro Paese.
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