Il cinema italiano ha salutato domenica 18 ottobre uno dei suoi protagonisti più amati, Lando Buzzanca, morto a 87 anni.
Non c’è pace nemmeno dopo la sua morte per Buzzanca, perché da mesi ormai va avanti una diatriba interna alle persone che gli erano vicine.
Nelle ultime settimane si sono accese le polemiche intorno alle sue condizioni di salute e la sua compagna ha voluto oggi tornare sulla questione.
Francesca della Valle, che dal 2016 è stata la compagna di Lando, rilascia una dichiarazione a Repubblica: “Le responsabilità sono molte, io non mi fermo: la verità verrà fuori”.
La donna è stata colpita dall’annuncio di querela da parte di uno dei figli di Buzzanca, Massimiliano (l’altro è Mario).
“È stato ammazzato dalla Legge 604”, ha detto la donna: “Andrò avanti, denuncerò tutti, Lando è stato chiuso in una Rsa contro il suo volere”.
“Tutto quello che ho fatto finora è nulla rispetto a quello farò: da oltre un anno e mezzo denuncio il fatto che avevano abbandonato Lando in una Rsa contro la sua volontà. A ciò si contrappongono menzogne e calunnie di chi vuole nascondere la verità: è stato ammazzato dall’applicazione della legge 604. Quella sull’amministratore di sostegno, voluta da chi gli era accanto. L’ho visto il 1 dicembre ed era migliorato, poi in 17 giorni di hospice è peggiorato”.
Dopo la morte dell’attore è tornato a farsi sentire anche il suo angiologo Fulvio Tomaselli, anche lui colpito dall’annuncio di querela del figlio, che è tornato a parlare delle condizioni di Buzzanca dopo una denuncia sui social ad agosto e una a novembre, dopo l’incidente che ha portato al peggioramento delle condizioni dell’attore.
“È stato un omicidio bianco, silenzio e sordità istituzionale che sono complici e poi gli abusi dell’amministratore di sostegno. I nostri giuristi si stanno muovendo: 15 giorni al Gemelli avevano determinato un miglioramento svanito in 17 giorni di hospice”.
L’8 novembre scorso, infatti, Buzzanca era caduto dalla sedia a rotelle sulla quale era seduto nella rsa in cui si trovava e ha battuto la testa, costringendolo a un ricovero al Gemelli, dal quale Tomaselli aveva denunciato le condizioni dell’attore.
La scorsa settimana, però, il figlio Massimiliano, che in questa storia sembra supportare l’amministratore di sostegno, ha fatto anche il punto sulla continua lotta interna alla famiglia che lo vede, appunto, contrapposto al medico e alla compagna.