Che Matteo Salvini avesse le idee poco chiare sul fronte coronavirus è ormai realtà piuttosto evidente. Ma nonostante le critiche ricevute per lo scarso ricorso alle misure protettive, in un mondo ancora alle prese con la pandemia, il Capitano non ha rivisto le proprie posizioni. Anzi. Ai microfoni di Rtl 102.5 è subito tornato alla carica: In treno bisogna usare la mascherina, nei luoghi chiusi, nei bar… All’aperto, se si rispettano le regole e le distanze, si può respirare, ci si può avvicinare a un altro essere umano”.
Finita qui? Macché! Il leader della Lega è arrivato addirittura a proclamare la fine dell’emergenza Coronavirus: “Tenere sotto ricatto, sotto minaccia di chiusura un intero popolo quando l’emergenza non c’è più, penso sia un danno enorme all’economia e alla socialità. Sono preoccupatissimo per la scuola: non sappiamo ancora gli orari scolastici, quanti bimbi per classe… è assurdo”.
Passaggi che hanno ancora una volta attirato l’irritazione di alcuni esponenti della Lega stessa attorno al Capitano, in un momento in cui il futuro stesso del partito appare particolarmente incerto. Le voci di una possibile scissione guidata dal governatore del Veneto Luca Zaia si rincorrono da giorni.
Neanche l’ipotesi di un ritorno anticipato al voto è ormai così allettante per la Lega: sotto la guida del Salvini degli ultimi mesi, capace di incappare in gaffe a ripetizione, il partito è ormai avanti soltanto 4 punti rispetto al Pd di Nicola Zingaretti. Uno scenario che rende un eventuale passaggio alle urne più incerto che mai.
Sondaggi, il Pd ora tallona una Lega a serio rischio scissione