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Gas russo, Eni: “Gazprom fornirà solo il 50% di quanto richiesto”

Soltanto ieri l’Eni aveva fatto sapere che l’azienda russa Gazprom aveva tagliato del 15% la fornitura di gas verso l’Italia. Tempo poche ore ed è la stessa Eni ad aggiustare il tiro riferendo sul suo sito internet che la Gazprom fornirà al nostro Paese solo il 50% della fornitura di gas promessa. E cioè circa la metà dei 63 milioni di metri cubi richiesti. Una situazione che rischia di diventare drammatica. Intanto, il premier italiano Mario Draghi, da Kiev dove si è recato in visita, accusa il presidente russo Vladimir Putin di essere un bugiardo.

Eni e Gazprom

“Eni ha ricevuto comunicazione di una limitata riduzione dei flussi dal proprio fornitore russo relativamente all’approvvigionamento gas verso l’Italia. Eni continuerà a monitorare l’evoluzione della situazione e comunicherà eventuali aggiornamenti”. Questo messaggio è comparso ieri sulla piattaforma di informazioni privilegiate (pip) per il monitoraggio Remit del Gestore dei mercati energetici. Inoltre, un portavoce dell’Eni, intervistato dall’Ansa, conferma che “Gazprom ha comunicato una limitata riduzione delle forniture di gas per la giornata di oggi, pari a circa il 15%. Le ragioni della diminuzione non sono state al momento notificate”.

Tempo poche ore e, come appena accennato, dal 15% di ammanco si è passati direttamente al 50%. Un cambio di marcia da parte di Gazprom che giustifica allora le dure parole pronunciate da Draghi nella capitale dell’Ucraina. “I motivi per i tagli di forniture che colpiscono un po’ tutta l’Europa ci viene detto sono tecnici, una delle spiegazioni è che la manutenzione è difficile a causa delle sanzioni. – attacca il premier italiano – Da parte della Germania e nostra e di altri riteniamo che queste siano bugie, che in realtà ci sia un uso politico del gas, come c’è un uso politico del grano”.

“Da mercoledì Gazprom ha annunciato una restrizione dei flussi di gas. – spiegava invece ieri il ministro per la Transizione ecologica Roberto Cingolani – Questa restrizione è stata calcolata sulle capacità totali e ieri è stata circa del 10%. Sta di fatto che stiamo ricevendo meno gas e questo impatta non tanto sulle nostre attività giornaliere quanto sugli stoccaggi”. Timori superati dalle nuove decisioni di Gazprom.

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