Dalla fine di dicembre 2023, anche in Italia sono disponibili sul mercato alimentare prodotti che includono quattro tipi di insetti: larva gialla, locusta migratoria, grillo domestico e verme della farina minore. Questi insetti possono essere presenti in varie forme, come congelati, essiccati o ridotti in polvere, in linea con quanto già accade in altri Paesi dell’Unione Europea.
I quattro decreti autorizzativi, emanati dal governo e da diversi ministeri competenti, derivano da regolamenti esecutivi vincolanti per tutti gli Stati Membri dell’UE.
Le confezioni di prodotti contenenti farine di insetti dovranno indicare alcune informazioni obbligatorie, tra cui il tipo di insetto utilizzato, con il nome scientifico e, su decisione del governo, anche la traduzione in italiano. Le etichette dovranno inoltre riportare la quantità di insetti presenti e il Paese di origine dell’insetto stesso.
Secondo Roberto Pinton, esperto di diritto alimentare, il decreto che riguarda il grillo domestico, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il 29 dicembre 2023, risale in realtà ad aprile dello stesso anno. Pinton sottolinea come l’indicazione del nome in italiano, oltre che in latino, non sia una specifica volontà del governo, ma un obbligo previsto dai regolamenti UE. I regolamenti 882/2021, 188/2022 e 58/2023, ad esempio, stabiliscono le denominazioni obbligatorie per larva gialla, grillo domestico e verme della farina minore, mentre per la locusta migratoria non è necessaria la traduzione, poiché il nome scientifico e quello italiano coincidono.
Infine, il governo ha chiarito che, pur riconoscendo l’utilizzo degli insetti come parte dell’alimentazione in altre culture, in Italia essi non fanno parte della dieta tradizionale e non rappresentano una minaccia per il nostro modello alimentare. Per garantire chiarezza e trasparenza, è stata disposta la vendita separata di questi prodotti in comparti appositamente segnalati con una cartellonistica dedicata. Va infine ricordato che il Tenebrio molitor, noto come verme della farina, è stato il primo insetto autorizzato come novel food nel 2021 dalla Commissione Europea.