Appena pochi giorni fa, i Maneskin sono stati premiati come ‘Miglior gruppo’ agli Mtv Ema (European music awards) di Budapest. Sconfitta l’agguerrita concorrenza di gruppi come Coldplay, Foo Fighters, Imagine Dragons, Kings Of Leon e The Killers. Si tratta della prima affermazione italiana in una categoria internazionale nella storia di questa premiazione. Ma a rovinare la festa ai Maneskin ci prova Simone Pillon. Il senatore leghista pubblica su Facebbok un lungo post che, secondo molti, ha tanto il sapore di omofobia.

“I Maneskin a Budapest, davanti a un impettito presentatore in kilt (deve aver confuso gli Scoti con gli Ungari), con tanto di performer (maschietto) in culottes e giarrettiere, ricevono gli Mtv Ema. – scrive su Facebook Simone Pillon – Tra poco arriveremo al reggiseno da uomo. Ovviamente, una volta preso il microfono, non possono esimersi dal piagnisteo per la sonora bocciatura del Ddl Zan”.

“Guardandoli, mi chiedo: ‘Dove sarebbero le discriminazioni?’. – prosegue polemico Pillon contro i Maneskin – Mi piacerebbe sapere quanta carriera potrebbe fare una band che si ispirasse alle radici cristiane d’Europa, o che inneggiasse alla difesa della vita dal concepimento o che prendesse a tema la lotta alla droga. Ricordo il massacro cui fu sottoposto Povia solo per aver osato partecipare al Family day del 2007 difendendo la famiglia naturale”.

“È facile andare secondo la corrente del politicamente corr(o)tto. – affonda ancora il colpo il senatore animatore dei Family Day – Da giovani che si dicono alternativi e ribelli mi sarei aspettato qualcosa di diverso. Che so, sul palco in smoking i maschietti e in abito da sera la signorina, con tanto di dichiarazioni tipo ‘i bambini hanno il diritto di avere una mamma e un papà’. Allora sì che avremmo visto qualcosa di davvero dirompente. Certo, si sarebbero scordati i premi e gli applausi del mainstream. Ma avrebbero dimostrato di essere davvero fuori dagli schemi. Invece è sempre la solita solfa. Auguri”, conclude.
Potrebbe interessarti anche: L’Italia di Mancini, i Maneskin, Draghi: il NY Times celebra la “rinascita azzurra”