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Otto e mezzo, Laura Boldrini sbotta: “Io sostenevo gli anarchici? Ma che sta dicendo?”

Laura Boldrini perde la pazienza durante l’ultima puntata di Otto e mezzo. La ex presidente della Camera in quota Pd viene accusata apertamente dal giornalista di Libero Francesco Specchia di aver sostenuto gruppi anarchici in passato. Lei si infuria respingendo indignata al mittente le accuse, mentre la conduttrice Lilli Gruber cerca di gettare acqua sul fuoco.

Laura Boldrini a Otto e mezzo

“Lei ha definito legittima e democratica la scelta dei presidenti di Camera e Senato, aggiungendo che quando la Boldrini sosteneva gli anarchici andava bene”, così Lilli Gruber si rivolge al collega Specchia. “Sì”, conferma telegrafico lui. “Io ho sentito questa frase mentre ero a casa, pensavo di non aver capito bene. – si stupisce allora Laura Boldrini – Io avrei appoggiato anarchici violenti ed Hezbollah? Specchia aveva detto veramente queste frasi, farebbe ridere se non fossero menzogne, non ho mai appoggiato anarchici, violenti o Hezbollah. È una frase offensiva, come si fa ad andare in giro in televisione a dire cose false? Come si fa? Io non le ho mai frequentate queste persone”.

“L’11 febbraio del 2020 ha visitato i centri sociali romani, una conferenza contro la politica dell’odio. In prima fila c’erano anarchici che dicevano ‘Matteo Salvini lo dobbiamo ammazzare e gambizzare’”, conferma però le sue accuse Francesco Specchia. “Ma che sta dicendo?”, si innervosisce Laura Boldrini. “Non lo so, perché non so chi siano questi anarchici”, interviene intanto la Gruber. “Il 29 ottobre del 2020 ha appoggiato in una conferenza sull’accoglienza Luigi Preiti, il signore che ha sparato al carabiniere, dicendo che aveva ragione. La sua dichiarazione era sostenuta dai centri sociali. Quel mondo le appartiene”, affonda ancora il colpo Specchia.

“Io arrivo alla presidenza della Camera dopo 25 anni di esperienza in politica internazionale. Se lei mi associa agli anarchici lei dice il falso. – sbotta definitivamente Laura Boldrini – Se mi associa ai violenti dice una menzogna. Se dice che appoggio Hezbollah dice un’altra cosa falsa, io ho fatto una visita istituzionale in Libano, ho stretto le mani della delegazione del Parlamento. Io non sostengo questi gruppi. Fontana ha discriminato prima di essere presidente della Camera”. Ma il suo interlocutore non molla: “Io ho detto che lei era una figura identitaria che poi seduta su quella poltrona è salita sopra le parti, come è giusto che sia nel suo ruolo istituzionale. Lo stesso ha fatto Fontana, prima Napolitano e Fico”.

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