Laura Pausini è al settimo cielo dopo le recenti nozze con Paolo Carta. I due stavano insieme da diversi anni e dal loro amore è anche nata una figlia: Paola. L’artista decide di rilasciare una lunga intervista a Radio Italia dove parla del bellissimo rapporto che ha con la figlia, fa i complimenti ad alcuni colleghi cantanti come Madame, ma non risparmia una stoccata sotto la cintura a molti altri personaggi che si definiscono artisti.
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Intervista a Laura Pausini
“Ho vinto il Festival di Sanremo a 18 anni e per i primi cinque anni sono stata obbligata a viaggiare ovunque con mio padre. – rivela Laura Pausini aprendo l’intervista – Voglio vedere voi cosa avreste detto. Io dicevo ‘basta non ne posso più’. Invece adesso dico ‘grazie a Dio’. Perché lui mi ha insegnato ad essere molto disciplinata. Questo lavoro senza la disciplina non lo fai, puoi anche essere la voce più bella del mondo. Perché bisogna avere un grande rispetto, perché questo è un lavoro prima di tutto”.
“Sapete che Madame è unica per me, è forte. Ho avuto modo di conoscerla e lei sa tantissime cose per la sua età e mi piace. – Laura Pausini fa i complimenti alla collega, ma subito dopo cambia completamente registro – Scusate se mi permetto, ma ormai stanno cantando cani e porci ovunque. Nel senso che ci sono dei nuovi talenti che sono molto importanti che lasceranno un segno. Ma ci sono anche tanti che dicono ‘cantiamo una bella canzone e diciamo delle parole’. Non è così! Ci vuole rispetto, perché è un lavoro ed è una cosa seria. La musica cambia la vita, segna. Ma è un lavoro e merita rispetto. A mia figlia trasmetto tutto questo”.
Il rapporto con la figlia
“Delle volte mia figlia mi mette delle canzoni quando siamo in macchina. – Laura Pausini si intenerisce – Ad esempio un mese fa, in auto, mi ha messo un pezzo che non vi dico e mi ha detto ‘mamma questa qui è bellissima’. Io mi sono fermata e le ho detto ‘ascolta secondo te questa persona sa cantare? Senti qui, è tutto autotune. Certo, alcuni lo usano come strumento per fare effetti, come suono, non perché non sono intonati. Poi li vai a sentire e cantano. Comunque mi sono fermata e le ho fatto sentire Run To You di Whitney, perché si parte da lì, dalla regina vera”, conclude così la sua intervista.
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