Laura Pausini sommersa dalle critiche dopo la sua decisione di non cantare Bella Ciao mentre era ospite di una tv spagnola, con la giustificazione che quella è “una canzone politica”. Diversi artisti hanno criticato la sua presa di posizione. Tra questi anche il regista e attore Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif, che non ha risparmiato parole durissime nei confronti della Pausini. A difenderla ci pensa però il cantautore romano Simone Cristicchi.
“Posso capire la scelta della Pausini. – dichiara Simone Cristicchi all’Adnkronos – Ci sono cantanti che non vogliono dichiararsi politicamente e Bella ciao è una canzone che è stata spesso demonizzata e messa al centro di numerose polemiche. Questo però non significa che la Pausini sia per forza di destra. Bella ciao è una canzone che appartiene a tutti, quindi non ha un colore politico. – prosegue il cantautore – Se la gente studiasse la storia saprebbe che quella canzone rappresenta non soltanto la fazione dei partigiani di sinistra ma anche una serie di altre formazioni partigiane che non erano necessariamente di sinistra”.
“Ma se la Pausini l’avesse cantata probabilmente si sarebbero scatenate altre polemiche. – sottolinea ancora Cristicchi – Come è successo a me con ‘Magazzino 18’, quando fui attaccato dall’estrema sinistra perché ho raccontato i crimini commessi sul confine orientale nel dopoguerra dai partigiani di Tito. A me hanno dato del fascista per anni non solo sui social, ma anche nei teatri”.
Simone Cristicchi ricorda infine di aver cantato tante volte Bella Ciao nel corso della sua carriera: “Il primo maggio insieme al coro dei Minatori di Santafiora e in tante altre occasioni dove si ricordava il sacrificio dei partigiani italiani nella lotta di liberazione dal nazifascismo. Io non avrei avuto problemi a cantarla”, conclude.
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