Nasce ufficialmente la laurea in scienze gastronomiche. La notizia testimonia ancora una volta quanto sia cresciuta l’importanza della gastronomia anche a livello accademico.
L’annuncio di Gentiloni
In questo processo di crescita che appare sempre più inarrestabile, l’Università delle scienze gastronomiche e la Scuola di Pollenza rappresentano veri e propri precursori nel nostro Paese.
La consacrazione definitiva è arrivata lo scorso 20 novembre, direttamente dalle parole del presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. In occasione dell’inizio del quattordicesimo anno accademico dell’università, il premier ha annunciato la nascita della laurea in scienze gastronomiche, finalmente riconosciuta ufficialmente dal Miur.
L’evento, secondo quanto dichiarato dallo stesso Gentiloni, rappresenta “una grande conquista” per l’Italia. Nonostante ammetta il “ritardo” con cui il Paese ha raggiunto questo traguardo, il premier si è mostrato entusiasta e positivo.
Gentiloni ha detto di sentirsi come a casa, in quella struttura tanto voluta dal gastronomo, attivista e scrittore Carlo Petrini all’inizio del nuovo millennio. Nato dall’associazione Slow Food, il progetto di Petrini è arrivato a costituire un nuovo punto di partenza per l’insegnamento della gastronomia in Italia.
Gentiloni confessa di aver imparato da Petrini “che una spinta a difesa della biodiversità è possibile”. Proprio dai progetti di Pollenzo parte un messaggio che interessa tutto il territorio nazionale. La laurea in scienze gastronomiche rappresenta un’importante novità per l’intero sistema universitario.
Nonostante i tanti aspetti positivi, però, il premier Gentiloni è attento a mettere in guardia da un particolare. Il “recupero della tradizione” non deve portare infatti all’esclusione dell’altro. Il progetto nato dall’idea di Petrini, a parere del presidente del Consiglio, deve essere una difesa dell’identità che tenda a connettere individui e culture diverse tra loro.
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I corsi nati da Slow Food
Slow Food, la creatura nata da un’idea di Carlo Petrini, ha quindi portato una grande innovazione nel sistema accademico italiano. In seguito all’annuncio di Paolo Gentiloni, nascono due corsi di laurea in scienze gastronomiche.
Nella fattispecie, si tratta di un corso di laurea triennale in Scienze, Culture e Politiche della Gastronomia, e un corso di laurea magistrale in Scienze Economiche e Sociali della Gastronomia.
La disposizione arriva direttamente dal Miur, con il ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli che ne ha fissato anche il periodo di inizio. La stessa Fedeli, proprio in occasione dell’incontro di Pollenzo, ha dichiarato che i primi corsi di laurea in scienze gastronomiche prenderanno il via dal prossimo settembre.
Evidente anche la soddisfazione di Carlo Petrini. Il presidente di Slow Food ha definito “storico” il nuovo corso di studi appena annunciato. Da Pollenzo parte un progetto innovativo che interesserà tutta Italia, apportando una notevole novità all’istituzione accademica nazionale.
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L’arte della gastronomia
L’obiettivo dichiarato di Petrini è quello di offrire un nuovo modello delle scienze gastronomiche.
Per l’occasione e il traguardo raggiunto, il fondatore di Slow Food ringrazia il ministro Fedeli perché ha davvero “creduto in quest’impresa”, che riempie di orgoglio il gastronomo piemontese.
Come Carlo Petrini, anche Andrea Pieroni, rettore dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche, sono d’accordo nell’individuare soprattutto due componenti principali nel loro settore di competenza. Si tratta della valorizzazione delle conoscenze tradizionali e della proprietà multisciplinare tipica della gastronomia.
Per Pieroni l’istituzione della laurea in scienze gastronomiche è “l’inizio dell’età adulta” per l’università e per gli addetti ai lavori del settore. In Italia, e non solo.