La laurea in scienze motorie è fondamentale per lavorare in tutti i settori che ruotano intorno allo sport e alla salute, sia in maniera diretta che indiretta. Ecco, quindi, quali sono le principali opportunità di lavoro per i neolaureati in questa disciplina.
Lavorare nel mondo dello sport è il sogno di molti aspiranti neolaureati. Per fare ciò è necessario conseguire alcune qualifiche indispensabili, o in campo medico-sanitario (come, ad esempio, medicina dello sport), o in ambito sociale. A tal proposito i corsi di laurea in scienze motorie – siano essi triennali o magistrali – sono la formazione ideale per l’aspirante trainer, insegnante, dirigente o allenatore.
Tali corsi universitari, infatti, sono fatti per fornire allo studente tutte le nozioni fondamentali per operare in ambito sportivo. Tra gli esami previsti nei piani di studio non possono infatti mancare materie come giurisprudenza, medicina, economia e pedagogia. Non sono poi da tralasciare materie caratterizzanti per il percorso di studi, come storia e pratica dei principali sport.
Quali ruoli può ricoprire un laureato in scienze motorie?
Ottenere un diploma di laurea in tale settore comporta sicuramente dei vantaggi. Si potrà infatti lavorare in contesti privati (principalmente con aziende, palestre, centri fitness, associazioni e squadre sportive); in contesti autonomi (personal trainier, esperto nella riabilitazione motoria); in contesti pubblici (esperto in progetti didattici, insegnanti di educazione fisica presso la pubblica istruzione).
A fare la differenza è sicuramente la formazione completa, la quale permette al laureato in scienze motorie di promuovere uno stile di vita sano ed equilibrato, relativo anche a buone pratiche, corretta alimentazione e così via. Com’è evidente le opportunità sono molteplici: non è un caso che il 54% dei neodottori e delle neodottoresse in scienze motorie riescono a trovare un buon lavoro a pochi mesi dal conseguimento del titolo.
Tra le professioni meglio retribuite che è possibile esercitare con questa laurea ci sono sicuramente: allenatore tecnico e sportivo, in genere competente per passione e per studio dello sport in questione; dirigente tecnico di una società sportiva: in questo caso è possibile conciliare le conoscenze economico-giuridiche con quelle prettamente sportive; preparatore atletico anche per persone con disabilità; guida naturalistica o alpinista: figura molto richiesta in contesti montani, necessaria per accompagnare gruppi di turisti in condizioni impervie.
Ottenere brevetti e fare un ottimo tirocinio sono garanzie di successo
L’aspirante laureato in scienze motorie dovrebbe avere, già dall’inizio del percorso di studi, le idee chiare sul proprio lavoro futuro. In quest’ottica è bene iniziare a conseguire brevetti e fare corsi di formazione specialistica. Così facendo si potrà avere un curriculum ricco già dopo aver conseguito il titolo.
Parimenti fondamentale è sicuramente il tirocinio curriculare, in genere fornito da ogni ateneo. Lavorare in ambiti stimolanti mentre si studia aiuta a potenziare le skills più pratiche e conoscere bene il mondo del lavoro. Questa è la ragione per cui scegliere un ateneo molto attivo nella società e con molte convenzioni in fatto di tirocini. Per il resto servirà impegno e passione che, in questo settore, non mancano mai!