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Lavoro, caccia ai “furbetti della Naspi”

Decreto Lavoro, è caccia ai furbetti della Naspi. Il disegno di legge approvato dal Consiglio dei ministri il Primo Maggio, insieme al decreto Lavoro, include nuove norme che modificano il Reddito di cittadinanza, ridotto gli oneri fiscali e liberalizzato i contratti a termine. Di seguito sono presentate alcune delle novità introdotte, tra cui lo stop ai “furbetti della Naspi”.
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Lavoro-disoccupazione-naspi

Stop ai “furbetti della Naspi”, le nuove norme nel Decreto Lavoro

Nel Decreto Lavoro caccia ai “furbetti della Naspi”. Assenza ingiustificata del lavoratore. Quando la mancanza ingiustificata del dipendente supera la durata stabilita dal contratto collettivo applicabile al suo rapporto di lavoro. Oppure, in caso di mancanza di specifiche indicazioni nel contratto. Questo si protrae per oltre cinque giorni, il rapporto di lavoro sarà considerato risolto di comune accordo con il lavoratore. In altre parole, non sarà necessario licenziarlo a causa di assenze ingiustificate. Questa norma contrasta i cosiddetti “furbetti della Naspi”, licenziati volontariamente per ottenere l’indennità di disoccupazione.
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Sospensione della Cassa integrazione guadagni (Cig). La Cig si estende ai contratti di lavoro con durata pari o inferiore a sei mesi. Applicando le stesse regole previste per i contratti di durata superiore ai sei mesi: il dipendente non avrà diritto alla Cassa integrazione solo per i giorni effettivamente lavorati. Di conseguenza, la Cig si sospende solo durante il periodo di lavoro effettivo. Lo scopo di questa norma è identificare il lavoro non dichiarato che il beneficiario della Cassa integrazione svolge per integrare il proprio reddito.
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Incentivi per l’assunzione di persone con disabilità

È previsto un contributo per enti e organizzazioni che assumono persone con disabilità a tempo indeterminato. Il periodo è tra il 1º agosto 2022 e il 31 dicembre 2023. Un fondo con un finanziamento iniziale di 7 milioni di euro sarà istituito per questo scopo. I criteri di ammissione saranno definiti tramite un decreto interministeriale entro il 1º marzo 2024. Limiti sulle assunzioni in somministrazione. Si eliminano i limiti percentuali per le assunzioni di apprendisti in somministrazione. Rimossi i limiti quantitativi per le assunzioni a tempo indeterminato in somministrazione di specifiche categorie. Per esempio i lavoratori in mobilità e i disoccupati al di fuori del settore agricolo. Inoltre, l’esenzione dal rispetto dei limiti quantitativi nell’impiego di personale in somministrazione si applica anche nel caso in cui tale personale venga assunto a tempo indeterminato dal somministratore.
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Durata del periodo di prova e sanatoria dei contributi

La durata del periodo di prova stabilisce che ogni quindicesimo giorno di calendario lavorativo corrisponda a un giorno effettivo di prestazione. In ogni caso, la durata del periodo di prova non può essere inferiore a due giorni. Sanatoria dei contributi non pagati. Potenziato il controllo e la verifica dell’Inps, attraverso l’incrocio dei dati, al fine di contrastare l’evasione e le violazioni nella sfera contributiva.

Se però il contribuente evasore paga l’importo entro 40 giorni dalla notifica dell’accertamento, le sanzioni civili si riducono del 50%. Inoltre, è possibile richiedere la dilazione dei pagamenti mancanti. Al fine di promuovere l'”adempimento spontaneo degli obblighi contributivi”, è concesso al contribuente un periodo di 90 giorni dalla notifica della comunicazione di eventuali anomalie. Se il contribuente regolarizza le anomalie e versa i contributi non pagati entro 30 giorni, riceverà una sanzione civile annuale pari al 2,75% dell’importo dei contributi dovuti. Nel caso di pagamento dilazionato, la riduzione della sanzione è subordinata al pagamento della prima rata. Sono previste disposizioni specifiche per il mancato o tardivo versamento di rate successive.

Dilazione dei contributi e altre misure

Il numero di rate consentite per il pagamento dei premi contributivi viene aumentato da 24 a 60 mesi. Ricongiunzione dei periodi assicurativi ai fini previdenziali. La disciplina riguardante la ricongiunzione dei periodi assicurativi per i lavoratori dipendenti. Per autonomi e professionisti viene modificata per allinearsi al sistema contributivo, che prevede il calcolo sulla media quinquennale del tasso di crescita del Pil. È previsto un aumento di 2.427.740 euro per il Fondo nazionale per le politiche migratorie per l’anno 2023, istituito presso la Presidenza del Consiglio.

I servizi sociali comunali svolti dai Comuni delle Regioni a statuto ordinario verranno rafforzati mediante finanziamenti per aumentare la capacità operativa degli Ambiti territoriali sociali. Questo permetterà una migliore programmazione, coordinamento, realizzazione e gestione degli interventi. E dei servizi e delle attività necessari per raggiungere i Livelli essenziali delle prestazioni sociali (Leps). Inoltre, si consentiranno assunzioni a tempo indeterminato. Compreso personale amministrativo, per svolgere funzioni utili al raggiungimento dei Leps, in deroga ai vincoli di contenimento della spesa del personale.


Il testo include anche norme riguardanti l’istituzione di un Sistema informativo per la lotta al caporalato. Riguarda l’agricoltura, l’uniformazione dei tempi di presentazione delle domande per l’accesso all’Ape sociale. E al pensionamento anticipato con requisito contributivo ridotto, modifiche al Codice del terzo settore per consentire la partecipazione a distanza alle assemblee e modifiche relative ai fondi di solidarietà bilaterali.

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