L’Italia non è un paese per donne che lavorano, e tanto meno lo è per quelle che oltre a lavorare ambiscono anche a fare carriera. A confermarlo una classifica redatta dalla Wharton University in collaborazione con US News & World Report, che per redigere la lista dei paesi più a misura di donne si è basata su cinque parametri fondamentali:
- la parità di genere
- i diritti umani
- la parità dei salari
- il livello di sicurezza
- lo stato di salute del welfare
Sulla base di queste variabili, a risultare il paese più amico delle donne in carriera a livello mondiale è, senza nessuna sorpresa, proprio la Danimarca. Questo paese sarà sicuramente uno dei meno economici d’Europa, ma ha anche una legge sulla maternità e sul congedo parentale che sono tra le più invidiate al mondo, una sanità e un’istruzione pubbliche e gratuite per tutti. E in ultimo ma non meno importante, un sostegno efficace alle famiglie che pur lavorando si trovano al di sotto di una soglia di reddito considerata dignitosa.
Il secondo paese più adatto alle donne che amano fare business lo troviamo ancora una volta in Scandinavia, e più precisamente in Svezia: parità di genere, stato sociale che funziona e grande considerazione per le manager che sono magari anche mogli e mamme, fanno di questa una nazione che sa valorizzare il gentil sesso.
L’Italia è solo sedicesima in questa classifica, preceduta da Spagna, Irlanda, Francia, Austria, Gran Bretagna e Germania (quest’ultima stranamente solo settima). Peggio di noi solo la Grecia e i paesi dell’ex Unione Sovietica. Dopo Danimarca e Svezia, tra i paesi a misura di donne troviamo invece l’Australia e la Nuova Zelanda.
Brunello Colli
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