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Lavoro, la crescita professionale è il primo obiettivo per gli italiani

Il lavoro per gli italiani è da anni una chimera e la paura di non trovare occupazione spesso attanaglia molti giovani che terminata l’università vengono immessi in un mercato già saturo e che difficilmente propone offerte allettanti. Le difficoltà a trovare stabilità professionale sono molte ma nonostante questo si continua ad inseguire lungo tutto lo Stivale il sogno di un posto fisso, magari ben remunerato, che possa permettere una relativa stabilità e magari una progettualità che va anche al di fuori dell’ambiente lavorativo. Nessuno infatti tende ad abbandonare questa strada e nonostante il posto fisso sia ancora un miraggio a tratti non facilmente raggiungibile, molti lavoratori italiani continuano a fare del loro meglio per raggiungere questa meta. Tra i primi obiettivi di chi insegue il posto fisso, che sia dipendente oppure da libero professionista, è quello di poter ottenere una crescita professionale fruttuosa che permetta di raggiungere buone posizioni all’interno dell’azienda, scalando le posizioni gerarchiche. La delusione è tanta ma allo stesso tempo c’è fiducia e speranza che un giorno, con il duro lavoro e con la ricerca costante si possano ottenere grandi risultati. A confermare questo trend è anche una ricerca condotta da Hays, società quotata al London Stock Exchange e tra i principali leader mondiali nel Recruitment specializzato in ambito del Middle e Senior Management che ha analizzato in Italia un campione di oltre 170 aziende e più di 860 professionisti. Di seguito vi illustreremo i risultati della Hays Salary Guide, l’indagine annuale sull’andamento del mercato del lavoro in Italia, sottolineando come la crescita professionale sia uno dei fattori più importanti per gli italiani.

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Arrivare lontano: la crescita professionale al primo posto

Secondo i dati raccolti da Hays durante la ricerca sui professionisti italiani, il 70% dichiara di essere ampiamente soddisfatto della mansione che svolge. Dall’altra parte però c’è comunque una fetta consistente di Gli insoddisfatti, invece, lamentano aspettative disilluse e conseguente frustrazione (36%), assenza di opportunità di crescita professionale (23%) e, infine, mancanza di un buon clima aziendale (11%). Anche se le prospettive non sono le migliori, c’è comunque una generale sensazione di fiducia e una volontà di perseguire una carriera che possa permettere di elevare il proprio status professionale. I delusi però non sono poi così tanti come potrebbero sembrare: secondi dati raccoltu nella Hays Salary Guide, il 60% dei professionisti dichiara soddisfazione per il proprio stipendio in relazione al lavoro svolto. A questo poi si aggiunge anche un dato molto interessante, rispetto alla volontà di perseguire una crescita professionale che per la maggioranza viene identificato come obiettivo più importante rispetto allo stipendio: il 77% ritiene infatti più importante la crescita professionale per non cambiare lavoro rispetto allo stipendio (59%).

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Il posto fisso è ancora la speranza di molti

Un’altra parte della ricerca condotta da Hays con professionisti e aziende, ha riguardato le aspettative lavorative e i desiderata per il futuro: nonostante tutto, c’è anche una grande maggioranza che ritiene il posto fisso un traguardo possibile da perseguire (88%); il rimanente 12% invece ritiene che la via da percorrere sia quella del libero professionista.

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