Il derby di Roma è sempre stata una partita delicata, che vive di grandi tensioni nei minuti che precedono e seguono il fischio d’inizio e che vive anche di sfottò, cori, insulti. Alle volte più azzeccati, alle volte meno. Alla già lunga lista di precedenti si è aggiunto ora l’ultimo avvistamento fatto in occasione della stracittadina che ha visto che la Lazio di Simone Inzaghi battere per 3 a 0 la Roma di Di Francesco. In ballo, stavolta, i tifosi hanno chiamato Mahmood.
Il milanese di 26 anni che si è imposto alle attenzioni del pubblico italiano vincendo a sorpresa il Festival di Sanremo 2019, infatti, è finito a sua insaputa al centro di uno striscione appeso a uno degli edifici del Coni a Roma, nei pressi del celebre obelisco vicino lo stadio Olimpico. A realizzarlo, i tifosi giallorossi che hanno scritto sopra al lenzuolo bianco la frase “Laziale Mahmood”, utilizzando così il nome dell’artista come una sorta di insulto da rivolgere ai rivali.
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Il tutto nonostante Mahmood non abbia fatto nulla per infervorare gli animi a ridosso della delicata partita. Anzi. L’autore dell’ormai celebre hit Soldi ha dichiarato proprio nelle scorse ore attraverso le pagine della Gazzetta dello Sport di non essere amante del calcio e di non seguire nessuna squadra in particolare. Una scelta, quella degli ultras romanisti, che ha fatto discutere.
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Non è stato l’unico messaggio apparso in giro per la città di Roma in occasione del derby. Ai cugini giallorossi, i laziali hanno risposto infatti a modo loro appendendo uno striscione evidente a Ponte Milvio che recitava: “Usi il termine infamità con troppa facilità… Romanista imparate a campà”.
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