Non c’è soltanto il Pd a puntare i piedi e mettere in evidenza i punti che vuole rispettati per riuscire a dar vita a un governo in compagnia dei Cinque Stelle. Dopo aver presentato la sua personale lista per il cambiamento, Luigi Di Maio ha rilasciato una lunga intervista a Emanuele Buzzi del Corriere della Sera con la quale fa il sunto della situazione e ribadisce quelle che sono le condizioni intorno alle quali imbastire la trattativa con il Partito Democratico.
Il vicepresidente del Consiglio ancora in carica spiega che l’obiettivo finale è quello di “dare solidità alla legislatura” e in questo senso spiega di voler “seguire la strada tracciata dal presidente della Repubblica per dare certezze al Paese”. Ancora una volta non c’è una chiusura esplicita nei confronti del dialogo con la Lega: “Il confronto è aperto con chi vuole affrontare i nostri temi”.
Nel dettaglio della trattativa con il Partito Democratico, ribadisce che la base di partenza non possa che essere il taglio dei parlamentari e aggiunge un altro principio: “Ci vuole rispetto per il presidente del Consiglio Conte. Rispetto. Per quello che ha fatto. È riuscito a dare un nuovo volto al Paese rimettendolo al centro della comunità internazionale”.
Poi il rilancio sui temi del contratto di governo: “Tutto ciò che è nel contratto da parte M5S ha un valore assoluto, perché risponde alle richieste dei cittadini. Ovviamente c’è una crisi in corso e in questo occorre operare per salvaguardare il Paese e gli italiani”. Sul suo ruolo chiarisce: “Non me ne importa nulla della poltrona. Non penso a questo, penso come ogni eletto e attivista M5S a tagliare 345 parlamentari, non partecipo ai totonomi”.
Renzi punta il dito: “Ecco chi vuole far saltare l’accordo tra il Pd e 5 Stelle”