Un tempo si era soliti scegliere un corso di laurea o un percorso formativo pensando più alle proprie passioni ed inclinazioni piuttosto che in funzione di una futura ricerca di un lavoro. O meglio, si sapeva per certo che laurearsi in Ingegneria, in Economia o in Medicina avrebbe in qualche modo garantito un futuro abbastanza roseo, così come intraprendere una carriera militare o diventare esperti di informatica.
Oggi purtroppo la situazione del mercato del lavoro non è più così rosea ma esistono delle posizioni lavorative molto ricercate con ottime prospettive.
Chi ama i numeri dovrebbe essere contento perché questo è il momento degli statistici.
La laurea in matematica o in statistica non è mai stata cosi apprezzata in Italia ma un po’ in tutti i mercati maturi.
Nonostante le proiezioni per il futuro non indichino grossi sviluppi per molti settori professionali, una laurea in statistica pare poter assicurare un posto di lavoro e anche ottimi guadagni.
Altre posizioni molto futuribili riguardano lavoro come l’infermiere, l’assistente sanitario, i fisio-terapisti e altre figure tipiche del settore della sanità. L’unico lavoro che appare poter dare certezze è lo sviluppatore software, purché esperto di tecnologie all’avanguardia.
Si stima che nei prossimi dieci anni, le ricerche di lavoro riferite a matematici e statistici cresceranno di oltre il 30%. Si tratta del profilo professionale più ricercato escludendo tutto ciò che ha a che fare con la salute e la sanità.
Non si tratta affatto di una novità ma di una conferma, dato che le ricerche di statistici sono state già molto in voga in questo decennio e sono cresciute del 60% rispetto agli anni ’90.
Il motivo è semplice: ci sono enormi quantità di dati disponibili che necessitano di essere elaborati per diventare utili e un esperto in matematica e in statistica è il più indicato per fare questo mestiere. I famosi “big data” non stanno solo creando nuove opportunità in quasi tutti i settori, ma creano posti di lavoro.
Le informazioni numeriche continueranno a crescere in modo esponenziale così come le esigenze di skill in ambito statistico e riguardanti le capacità di elaborare regole di comprensione dei dati. L’IDC stima infatti che la mole di dati che sarà possibile estrarre crescerà di ben 10 volte nell’arco del prossimo decennio e il “data mining” diventerà un lavoro evoluto e sempre più articolato.
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Il “computer and information research scientist” è uno dei ruoli che cresceranno di più nella prossima decade. Dato che gli statistici sono i più esperti e adatti a fare lavoro computazionale, che oggi viene definito “data science”, è molto probabile che saranno loro a beneficiare di questo trend, che è molto legato alle notevoli evoluzione associate all’intelligenza artificiale ed alla generazione di sistemi di “machine learning”.
Anche lo stipendio medio di uno statistico senior è sopra la media. Stiamo parlando di circa 65.000 euro l’anno ed in continua crescita. Il numero dei laureati in statistica ed in matematica è cresciuto del 12% in Italia e del 19% negli Stati Uniti prendendo come riferimento il periodo 2015/2016. Una crescita significativa ma non in grado di soddisfare la domanda di lavoro.
Ne consegue che laurearsi in statistica è un ottima idea e che oltre ai numeri…c’è di più!
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