Dopo i gravissimi incidenti verificatisi domenica scorsa sull’autostrada A1 tra ultras del Napoli e della Roma, all’autogrill di Badia al Pino, arrivano i primi arresti da parte delle forze dell’ordine. Ed emergono anche alcuni audio agghiaccianti dei tifosi che hanno partecipato ai tafferugli che hanno provocato anche diversi feriti. La Procura di Arezzo ha aperto un fascicolo per rissa aggravata, interruzione di pubblico servizio e attentato alla sicurezza dei trasporti. Per il momento sono stati identificati circa 180 ultras, ma all’appello ne mancherebbero almeno altrettanti.
Le indagini, coordinate dal procuratore Roberto Rossi, sono condotte dalla Polstrada e dalla Digos di Napoli e Roma, che ha il compito di risalire all’identità dei responsabili, alcuni di questi già colpiti da Daspo e denunce. “Faremo ogni sforzo perché i responsabili di questi fatti siano chiamati quanto prima a rispondere delle loro azioni in sede penale. – dichiara il procuratore di Arezzo – Adesso i nostri sforzi sono concentrati a individuarli. È stato un atto folle che ha messo in serio pericolo l’incolumità dei viaggiatori e che ha bloccato una delle principali arterie di circolazione del Paese”.
Per il momento gli arrestati in flagranza differita di cui si conoscono le generalità sono soltanto due. Si tratta dell’ultras giallorosso Martino Di Tosto, lo chef 43enne che domenica pomeriggio è stato accompagnato dai suoi compagni all’ospedale di Arezzo e lasciato fuori dal pronto soccorso, dove poi è stato arrestato. Era ferito ad una gamba, probabilmente da un’arma da taglio, ma non è in pericolo di vita. Oltre a Di Tosto, è finito agli arresti anche il napoletano 35enne Antonio Marigliano, aderente al gruppo ultras ‘Brigata Carolina’ della curva A dello stadio Diego Armando Maradona.
Sul Corriere della Sera invece sono stati pubblicati alcuni audio ‘rubati’ agli ultras romanisti, in cui qualcuno si lamenta del fatto che “Jerry è tutto spaccato, l’hanno portato al pronto soccorso, a un altro hanno rotto gambe e braccia”. E poi, ancora, racconta qualcuno sui social, “i napoletani stavano lì, ad aspettare i romanisti. Quando questi sono scesi, sono andati compatti allo scontro. Ci sono stati parecchi feriti. I napoletani le hanno date, pure parecchie, anche qualche napoletano era ferito. I napoletani hanno fatto una bella azione, studiata nei minimi particolari. I romanisti ci stavano, sono scesi, si sono compattati e sono andati avanti”.
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