La leadership è considerata una dote indispensabile per imprenditore e ogni manager. Non c’è accordo sul fatto che si tratti di una caratteristica innata piuttosto che qualcosa che si possa apprendere, ma molti sono i corsi di formazione che promettono di promuovere le capacità di leadership che sono insiste in ciascuno di noi. Le prime definizioni sulla figura del capo risalgono addirittura ai tempi di Platone, ma una grande svolta venne effettuata nel XX secolo quando l’interesse del mercato si soffermò su cosa sia e cosa faccia davvero il leader in un contesto di impresa. Questo cambio di prospettiva ha aperto, soprattutto negli USA, la strada alla ricerca delle caratteristiche incarnate dai leader delle imprese di maggior successo. Tra i leader più studiati, uno dei rivoluzionari del settore informatico Steve Jobs. Il padre fondatore di Apple ci ha lasciato un’eredità da non disperdere non solo in termini di know-how tecnologico ma anche, e soprattutto, di strategie per far crescere un’idea di business e portarla al successo. Del resto, la leadership per un imprenditore è definibile come la capacità di indurre gli altri a perseguire obiettivi comuni e condivisibili. E Steve Jobs nel suo percorso di vita ha messo sempre in campo coraggio e risolutezza di fronte ad istanze tra loro in conflitto.
Steve Jobs e la rivoluzione del concetto di Leadership
Steve Jobs, nell’ambito dell’analisi della leadership, rappresenta una rottura con il passato. Pur essendoci sempre spazio per i leader carismatici, oggi ben pochi ricorrono all’autorità formale ed al potere di esercitare il comando ed il controllo, ma tendono invece ad influenzare e motivare i collaboratori verso il conseguimento di obiettivi chiaramente definiti. Gestire e guidare per l’imprenditore sono, infatti, attività complementari e, spesso, sovrapposte. La differenza principale tra le due è che la gestione ha a che fare con la complessità, mentre la guida ha a che fare con il cambiamento. Nello stesso tempo, per gestire occorrono competenze di leadership, così come per guidare occorrono competenze di management. Le competenze di management, che l’imprenditore deve porre in atto, saranno sempre essenziali per il prossimo futuro e devono rispondere ed adattarsi alle mutevoli realtà socio-economiche dei mercati di oggi.
I 5 consigli dalla carriera di Steve Jobs
Steve Jobs ci lascia in eredità 10 chicche in termini di leadership che chiunque voglia fare impresa dovrebbe studiare, analizzare e approfondire.
- Rischiare e fidarsi. Ron Wayne, terzo partner di Apple al momento della sua fondazione, non lo fece e cedette subito la sua quota. Nel 1981 avrebbe incassato centinaia di milioni di dollari: si accontentò cinque anni prima di una misera quota pari a 800 dollari. La carriera di Jobs ci insegna a fare tutto quel che si può fare: “Because I didn’t know it couldn’t be done, I was enabled to do it.” (“Non sapevo non si potesse fare, ero abilitato a farlo”).
- Coraggio. Avere il coraggio di presentare il proprio brand come un qualcosa di rivoluzionario. Come fece nel 1983 quando Steve reclutò John Sculley: “Vuoi vendere per tutta la vita acqua zuccherata? O vuoi cambiare il mondo?” Sperimentare sì, ma senza aver paura di sbagliare. Steve Jobs nel periodo di lancio del primo Mac rispose ai cronisti: “Alexander Graham Bell ha fatto qualche ricerca di mercato prima di aver inventato il telefono?” E, non a caso, il fondatore di Apple ha sempre ammesso di aver imparato più dagli errori che dai successi, come nel caso del fallimento del secondo atto della “grande mela”.
- Spirito di sacrificio. Da vero leader, Steve ha sempre chiesto grande sacrificio ai suoi collaboratori e a sé stesso in prima persona: per realizzare qualcosa di semplice c’è bisogno di duro lavoro.
- Guardare al futuro. Con Apple è questo il principio attuato da Steve Jobs: non pensare al presente, ma a ciò che verrà. Proprio come fatto da Walt Disney prima e HP poi senza pensare al guadagno economico. “You build a company that will stand for something a generation or two from now. That’s what Walt Disney did, and HP, and the people that built Intel. They created a company to last, not just to make money. That’s what I want Apple to be.” (“Costruisci una società che rappresenterà qualcosa di una generazione o due a partire da adesso. Questo è ciò che Walt Disney ha fatto, e HP, e le persone che hanno costruito Intel. Hanno creato una società per durare, non solo per fare soldi. Voglio che sia Apple.”).
- Non avere paura di presentare le tue idee. L’ultimo grande consiglio lasciatoci da Steve Jobs è quello di non aver mai paura di mettere in campo le proprie idee anche se potrebbero risultare inizialmente da visionari: “Ecco i pazzi. I disadattati. I ribelli. I piantagrane. Quelli che vedono le cose in modo diverso. Non amano le regole. E non hanno rispetto per lo status quo. Puoi citarli, glorificarli o denigrarli. L’unica cosa che non puoi fare è ignorarli. Perché cambiano le cose. Spingono in avanti la razza umana. E mentre alcuni potrebbero vederli come i pazzi, vediamo il genio. Perché la gente abbastanza pazza da pensare di poter cambiare il mondo è quella che lo fa”.
Leggi anche: Leadership: 9 buone pratiche per svilupparla