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“Prima gli italiani”. Diamanti in Tanzania, conti in Svizzera: la Lega e le inchieste internazionali

Prima gli italiani, dicono. Ma quelli della Lega pare abbiano le mani in pasta sui conti correnti in giro per tutto il mondo. Il partito di Salvini ama l’estero, eccome! Facendo un breve excursus in tutti i guai giudiziari del partito del “prima gli italiani”, ci si accorge che le rotte portano sempre dappertutto meno che in Italia. Ricordate la laurea di Renzo Bossi, il figlio di Umberto? Ecco, la prima tappa ci porta in Albania, all’Università Kriistal di Tirana. Ma, come è ormai tristemente noto, il figlio del Senatur disse di essersi laureato a sua insaputa. Ma l’Albania è fin troppo vicina. La seconda tappa, seguendo sempre le vicende di Umberto Bossi e figli, ci porta addirittura in Tanzania, dove l’ex tesoriere del partito Francesco Belsito ha investito parte dei rimborsi elettorali, acquistato partite di diamanti e poi distribuito soldi alla famiglia del segretario della Lega.

Come ricostruisce Giulio Cavalli in suo pezzo per TPI, “il tesoriere Franco Belsito alla vigilia di Capodanno 2012 fa partire da Genova il bonifico da 4,5 milioni di euro, destinati a finire in Tanzania, svelando il giro di mega prelievi, operazioni offshore, movimenti di assegni, vorticosi giri tra Africa e Cipro, milioni di corone norvegesi e pacchi di dollari australiani”. Poi c’è la storia degli undici diamanti e dieci lingotti d’oro: si tratta del famoso processo per “i 49 milioni di euro” che si è chiuso con l’accordo raggiunto da Salvini: la Lega pagherà in 76 comode rate annuali da 600mila euro l’una (fino al 2094).

Infine, c’è la parte più succulenta della storia, quella di matrice prettamente salviniana. Ultima tappa del viaggio: la Russia. Qui la Lega ne ha combinate di belle. Il leader leghista, all’epoca ministro e vicepremier, con il suo ex portavoce Gianluca Savoini e quell’incontro all’Hotel Metropoli del 18 ottobre del 2018. Anche qui, come ricorda Cavalli, si “parla di alcuni fondi neri che sarebbero dovuti arrivare al partito attraverso una fornitura di petrolio”.

L’inchiesta è ancora in corso. Lasciata la Russia, si torna in patria. Atterrati in Italia, e più precisamente in Lombardia, scopriamo che solo in questa regione la Lega è coinvolta in 27 inchieste. L’ultima, è quella che riguarda direttamente il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, con il suo trust alle Bahamas con 5 milioni di euro, regolarizzati da uno scudo fiscale ma sulla cui origine nulla dice e su cui presto si dovrà far luce.

 

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