Tra il consulente Guido Bertolaso e il governatore della Lombardia Attilio Fontana la situazione è tutt’altro che rosea. E l’uomo che Salvini fino a poco tempo fa voleva ovunque, anche come sindaco di Roma, non fa nulla per nascondere il disagio che sta vivendo con i vertici leghisti in Regione. Prima la sfuriata, con tanto di abbandono del collegamento in diretta, a SkyTg24; poi l’ironia, fuori luogo, durante la sua visita al centro vaccinale di Codogno. Infine lo sfogo contro l’hub di Como, definito pubblicamente “un luogo che faceva semplicemente schifo”, mettendo in imbarazzo la Regione e l’assessorato alla Salute.
Se non sono segnali questi… Nonostante Matteo Salvini lo stia continuamente tirando per la giacchetta parlando di una sua candidatura a sindaco di Roma, i nervi sono tesissimi tra Guido Bertolaso e la Lega. Non a caso, infatti, lo stesso consulente ha rispedito al mittente la proposta di correre per il Campidoglio. Oltre a questo, però, c’è di più. Il Fatto Quotidiano parla infatti di “rapporti incrinati da tempo”.
L’irritazione del super consulente della Regione Lombardia, chiamato a febbraio da Matteo Salvini per far partire la campagna vaccinale, è dovuta al fatto che negli ultimi giorni sia messo ai margini della giunta leghista: ormai decidono tutto la vicepresidente Letizia Moratti, il governatore Attilio Fontana e l’assessore allo Sviluppo economico vicino a Giancarlo Giorgetti, Guido Guidesi (di concordo con Salvini).
Bertolaso invece viene dunque tagliato regolarmente fuori dalle decisioni e pare che lui non fosse stato nemmeno informato dell’azzeramento dei vertici di Aria decisi lunedì. Il lungo amore sembra essere già finito. Nel giro di pochi mesi. L’uomo dei miracoli, prima incensato dalla Lega, ora è stato messo in un angolo. Non sarebbe una sorpresa se a breve dovesse arrivare un suo “arrivederci e grazie”.
Ti potrebbe interessare anche: Come Maurizio Costanzo ha messo in crisi Giorgia Meloni sull’omofobia. Che figura!