Il Movimento Cinque Stelle vuola la reintroduzione delle preferenze. Mentre la discussione per la riforma della legge elettorale entra nel vivo, infatti, il presidente della commissione Affari costituzionali a Montecitorio Giuseppe Brescia ha annunciato a SkyTg24 che gli esponenti grillini chiederanno la modifica dei listini bloccati. Nel testo del Germanicum, che martedì 8 settembre arriverà in commissione alla Camera, non era prevista l’introduzione delle preferenze.
L’approvazione della nuova legge elettorale è uno degli argomenti più caldi del dibattito politico in questi giorni. Il ritardo nella discussione della riforma è tra le giustificazioni usate dai dem per non essersi ancora schierati compatti sul referendum. L’accelerazione sul fronte delle riforme è però alla fine arrivata: stando alla calendarizzazione di settembre, la Camera discuterà di legge elettorale e correttivi entro la fine del mese.
La partita si gioca al momento in commissione Affari costituzionali: con il referendum in programma il 20-21 settembre prossimi, fondamentali saranno i segnali che arriveranno dai tavoli di lavoro. “Volutamente il testo base a mia firma che voteremo martedì” ha detto ancora Brescia. “Era negli accordi di maggioranza rimettere ogni decisione al dibattito in commissione. Per noi devono essere i cittadini a scegliere chi mandare in Parlamento e non le segreterie di partito. L’abbiamo già detto nei primi incontri di maggioranza e torneremo a ripeterlo per arrivare a una legge elettorale che sia nell’interesse dei cittadini e non dei partiti”.
La discussione sulla legge elettorale si preannuncia molto difficoltosa. Uno dei problemi rimane l’intesa con Italia Viva che proprio a luglio scorso si era opposta alla calendarizzazione del testo dicendo che “non era tra le priorità del Paese”. “Un’illusione – ha detto il presidente di Italia Viva Ettore Rosato – quella di chi pensa che una riforma costituzionale, con i passaggi che essa richiede, possa essere giustificata da una modifica della legge elettorale; di modifiche della legge elettorale se ne può fare una al mese, quindi pensare che uno giustifica la riforma della costituzione con una riforma elettorale è semplicemente uno spot”.
Il Copasir vuole sentire Conte per fare chiarezza sugli 007