Due politici del centrodestra, che gli inquirenti definiscono di “alto livello”, sono finiti in un fascicolo di inchiesta per abuso d’ufficio aperto dalla Procura di Busto Arsizio, relativamente all’intervento di surroga di un consigliere comunale a Legnano (Varese) da parte del difensore civico regionale della Lombardia Carlo Lio, già iscritto nel registro degli indagati insieme all’ex sindaco di Legnano Giambattista Fratus, all’ex vicesindaco Maurizio Cozzi e all’assessore Chiara Lazzarini.
I tre, già a processo per turbativa d’asta (Fratus è anche accusato di corruzione elettorale), a quanto emerso nella nuova tranche di indagini coordinate dal pm Nadia Calcaterra sarebbero andati a Roma per chiedere aiuto a due esponenti del centrodestra per impedire il commissariamento del Comune. L’intervento da parte dei due politici coinvolti nell’inchiesta è ora al vaglio della magistratura.
Il 15 ottobre il Consiglio regionale della Lombardia ha respinto con 39 voti contrari, 31 favorevoli e un astenuto la mozione presentata dal Movimento 5 stelle e sottoscritta anche dal Pd che chiedeva la revoca dell’incarico di difensore regionale a Carlo Lio, accusato di abuso d’ufficio dalla procura di Busto Arsizio per la surroga di un consigliere comunale di Legnano.
Al dibattito sulla mozione non hanno partecipato i gruppi di centrodestra: “I 5 Stelle e in generale l’opposizione hanno scambiato il Consiglio per un Tribunale ma noi siamo contrari a questo approccio, aveva spiegato il capogruppo di Forza Italia Gianluca Comazzi parlando a nome della maggioranza, che ha quindi abbandonato i lavori. I consiglieri del centrodestra sono poi rientrati al momento della votazione, che si è svolta con modalità segreta. Oggi, il pesante aggiornamento intorno a questa vicenda.
È iniziata stamattina davanti al giudice monocratico del Tribunale di Busto Arsizio Daniela Frattini, la prima udienza del processo penale a carico dell’ex sindaco di Legnano Gianbattista Fratus (Lega), dell’ex vicesindaco Maurizio Cozzi (Forza Italia) e dell’ex assessore ai Lavori pubblici Chiara Lazzarini (sempre Forza Italia), arrestati lo scorso 16 maggio nell’ambito dell’inchiesta Piazza pulita.
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