Leonardo La Russa, figlio del Presidente del Senato Ignazio La Russa, si trova al centro di una tempesta giudiziaria. Il giovane è stato accusato di violenza sessuale, in seguito alla denuncia di una ex compagna di liceo. A difesa di Leonardo è intervenuto l’avvocato Adriano Bazzoni, che ha confermato la piena collaborazione del ragazzo e della sua famiglia con le indagini.
Secondo l’avvocato Bazzoni, La Russa junior ha prontamente consegnato sia il suo cellulare che la Sim card contenuta al suo interno, nonostante il dispositivo fosse in quel momento in possesso della madre. “Posso tranquillamente confermare che Leonardo La Russa si è attivato immediatamente per poter consegnare il cellulare alla mia presenza”, ha dichiarato Bazzoni, sottolineando come “la collaborazione del ragazzo e della famiglia è stata totale ed esplicitamente apprezzata”.
Intanto, il padre della presunta vittima ha richiesto la consegna della Sim card. La richiesta è giunta a più di cinquanta giorni dall’evento presunto e una settimana dopo che la notizia ha iniziato a circolare. Secondo quanto riportato da La Repubblica, l’uomo ha manifestato il suo disappunto per la mancata consegna spontanea della Sim, interpretandola come un possibile tentativo di occultamento.
Ignazio La Russa, tra le altre cose, ha criticato duramente la stampa e le “associazioni di sinistra” per quello che ha definito come “flash mob politici e diffamatori”, riferendosi in particolare all’attività del collettivo femminista “Non una di meno Milano”. Il Presidente del Senato ha anche confermato di aver incaricato un legale per tutelare l’onorabilità della sua famiglia dalle “speculazioni politiche”, ribadendo la sua “piena fiducia nell’operato dei magistrati della Procura di Milano”.
Questa notizia arriva in un momento di grande tensione politica e sociale, con un dibattito sempre più acceso sulla questione delle violenze sessuali e sulla tutela delle vittime. Il caso di Leonardo La Russa promette di alimentare ulteriormente la discussione, in attesa delle prossime mosse delle autorità giudiziarie.