Al lavoro costantemente, senza sosta, con turni massacranti cercando di dare fondo a ogni energia residua del proprio corpo. Così lavorano accanitamente da giorni i 35 dipendenti dell’azienda di Valsamoggia, alle porte di Bologna, che produce beni preziosissimi per affrontare la difficile lotta al Covid-19: i ventilatori polmonari che servono ad aiutare ai pazienti ricoverati nelle terapie intensive di tutta Italia. Con l’aiuto, ora, anche dell’esercito.
“Da questo lunedì i militari entreranno a far parte del nostro organico” ha spiegato alla Stampa’ Gianluca Preziosa, direttore generale di Siare Engineering. I vertici dell’azienda erano stati convocati nei giorni scorsi dal premier Giuseppe Conte per un incontro con la protezione civile, e da qui è nato un piano straordinario per triplicare la produzione e reggere all’emergenza: dagli attuali 160 respiratori al mese a 500, fino a raggiungere il totale di 2.000. Per tenere questi ritmi entreranno in azione, a supporto, anche 25 tecnici dell’esercito.
La recente emergenza ha però portato a un intensificarsi ulteriore dei turni, per far fronte a un’emergenza gravissima che ha messo in ginocchio in particolare il nord dell’Italia. E così ora si lavora anche di sabato e domenica e “c’è gente che arriva a fare 12, 14, chi persino 15 ore al giorno», dice il dirigente. «Qualche signora del personale ha le piaghe alle mani a forza di avvitare raccordi”.
Per far fronte “alla prima fornitura di 300 macchine per il nostro governo abbiamo rinunciato a rifornire i nostri clienti in Corea del Sud, Vietnam, Thailandia, India” ha spiegato ancora Preziosa. L’azienda, altamente specializzata ma di piccole dimensioni, era stata fondata nel 1974 dal padre e oggi esporta i suoi macchinari in 72 Paesi del mondo. Il valore di mercato è 17 mila euro a unità, ma il prezzo per la protezione civile scenderà a 10 mila. L’arrivo dei militari permetterà di raddoppiare il personale: cominceranno entro breve, il tempo di 3-4 giorni di addestramento, per far sì che si arrivi ad assemblare 125 macchine a settimana.
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