Una lunga marcia, quella dell’estrema desta veronese. Passata dalle tribune dell’Hellas, tifoseria storicamente schierata, al Congresso per le Famiglie nel Palazzo della Gran Guardia. Una trasformazione non da poco per chi era abituato ai cori per Rudolf Hesse e alle bandiere con la croce uncinata. Un salto in avanti riuscito perché dall’altra parte a tendere la mano c’era la Lega e Lorenzo Fontana, politico di riferimento insieme al sindaco Federico Sboarina.
avendo sposato ufficialmente l’evento si è fatta viva con un messaggio diffuso su Facebook dalla costola giovanile Blocco studentesco. La Mastino Gang Parkour Division, che ha esposto uno striscione con scritto “Hasta la vista
antifascista”, accoglienza non troppo gentile per le persone che arriveranno a manifestare contro il Congresso. Spazio anche per i camerati di Old School Verona, brand identitario sfoggiato dal sindaco Sboarina la notte dell’elezione. Lo produce l’azienda di Yari Chiavenato, ultrà dell’Hellas e tra i promotori di Fortezza Europa, formazione d’ispirazione neonazista nata due anni fa da una frazione di Forza Nuova. Il nome è quello con cui
la propaganda del Terzo Reich indicava l’Europa nazista. Un legame forte, quello tra l’estrema destra e il ministro Fontana, e dalle radici antiche. Due anni fa Fontana aveva partecipato a un convegno di FE sulla legittima difesa. Alle spalle, un terreno comune su cui muoversi proposte di legge antiabortiste, campagne antigay e antigender come quella del consigliere leghista Zelgher, la politica delle armi. Temi che hanno convinto anche Roberto Fiore, che porterò in piazza i suoi neo-fascisti. Un braccio teso che si allunga su Verona, e non solo. Con la benedizione della Lega, che continua a strizzare l’occhio.
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