Enrico Letta non esclude che in futuro possa esserci un’alleanza con Forza Italia. Una notizia che ha spiazzato e non poco diversi militanti del Partito Democratico, accorsi sui social per commentare con stupore (e, in alcuni casi, anche una certa dose di sdegno) la notizia. E che ha subito trovato però sponda nelle parole del deputato di Forza Italia Gianfranco Rotondi, che intervistato da Affari Italiani ha a sua volta aperto la porta a una possibile alleanza tra i due partiti, entrambi attualmente parte attiva del governo Draghi, sostenuto da una vasta maggioranza che spazia dalla Lega al M5S passando per Italia Viva.
“La posizione è corretta, non strumentale: in Europa Pd e Fi fanno parte della medesima maggioranza, ed anche in Italia. Perché mai un accordo fatto nelle istituzioni non può essere difeso davanti agli elettori? – ha spiegato Rotondi – Silvio Berlusconi non ha bisogno di consigli. Se me ne chiederà, gli suggeriró di presentare Fi da sola alle prossime elezioni, come ha fatto Grillo due volte coi Cinquestelle. Sale dal Paese una domanda di competenza e cultura politica, e Fi può promuovere una alleanza dei migliori autosufficiente da destra e sinistra”.
Rotondi ha poi riservato parole al miele al nuovo segretario del Pd: “Letta è un campione a capo di una squadra che ha ereditato tutti i difetti della Dc e del PCI. Fa quel che può. Conte uomo giusto per rilanciare il M5S? Glielo auguro perché è una brava persona e lo merita, ma sinceramente lo avrei visto più a proprio agio con noi”.
Il governo Draghi durerà fino al termine della legislatura? “Non saprei. Il Parlamento è percorso da turbolenze, e i capi dei maggiori partiti fremono per andare al voto: Salvini e Meloni per prendere il governo, Letta e Conte per scrivere le liste. Quoterei alte le elezioni anticipate a primavera”. Per il Quirinale, invece, ecco il desiderio proibito: “Non ho la palla di vetro. Posso dire solo chi vorrei: Silvio Berlusconi che ventiquattro ore dopo nomina senatore a vita Romano Prodi, l’altro protagonista della seconda repubblica. Potrebbe bastarmi anche invertire i ruoli, in subordine”.
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