Nella giornata di ieri, 14 marzo, Enrico Letta è eletto segretario del Partito democratico, con 860 voti favorevoli, 2 contrari e 4 astenuti. Dopo l’assemblea, in serata, è intervenuto alla trasmissione di Fabio Fazio “Che tempo che fa”, e a tutti non è dicerto sfuggito un passaggio della sua intervista che è sembrato un attacco diretto a Matteo Renzi. Ha detto infatti Letta: “Io oggi ho annunciato che siccome vengo eletto segretario del Partito Democratico, ho rinunciato a tutti gli incarichi retribuiti che oggi ho. Da domani sono a 0 perché credo che la moralità in politica voglia questo. La gente deve sapere che non ho nessun provento da nessun’altra parte. In questi giorni dovrò rivedere tutta la mia vita”.
Nel discorso della sua elezione a segretario, invece, ha prima rivolto un ringraziamento speciale a Nicola Zingaretti “con cui continuerò a lavorare, legati da un rapporto di lunga amicizia e sintonia”, un pensiero “ai centomila morti e al mezzo milione di italiani che hanno perso il lavoro, a loro noi guardiamo cercando le migliori soluzioni per il loro futuro” e poi ha ammesso che dentro il partito c’è un problema sulla parità di genere. Ha Promesso battaglia sul voto ai sedicenni e per lo Ius Soli, scatenando le prime reazioni di Lega e FdI.
Letta è salito sull’inedito ‘palco’ al Nazareno in diretta streaming per il suo discorso con la consapevolezza di essere il nuovo numero uno anche se quello che serve è “un nuovo Pd”. “Mi viene in mente la frase di Papa Francesco che dice che vorrebbe un mondo che sia un abbraccio fra giovani e anziani – ha detto Letta prendendo la parola – Da solo nessuno si salva. Ce lo ha detto il Papa”. Non solo. È fondamentale per Enrico Letta “fare un partito che abbia le porte aperte. L’apertura sarà il mio motto: spalanchiamo le porte del partito”. Poi dopo la votazione ha ringraziato tutti “siamo chiamati a uno sforzo terribile, ce la metterò tutta”, ha assicurato.
È il suo giorno. Che è iniziato con un tweet pubblicato all’alba: “Le ultime aggiunte, le ultime correzioni. Ci vediamo oggi alle 11.45 sulla pagina Facebook del Pd e di Radio immagina. Io ci sono”. Una frase accompagnata da una foto della tastiera del computer con cui ha scritto la relazione da presentare all’assemblea. Poi un altro post. “Lo ammetto. L’emozione non manca a salire di nuovo al Nazareno, più di sette anni dopo”.
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