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“Non è ancora abbastanza”: l’Europa avvista l’Italia sulla manovra, la reazione gialloverde alle richieste dell’Ue

Un’Italia che sta gettando “una nube scura sullo scenario dei mercati in Europa”.  Una situazione che potrebbe dover “peggiorare prima di migliorare”. Una previsione arrivata dalla banca d’affari Goldman Sachs, intervenuta dopo aver visto andare agli archivi una settimana in cui Lega e Cinque Stelle hanno tentato di trovare un accordo sulle eventuali modifiche alla legge di bilancio, in particolare la riduzione del rapporto deficit/pil, senza però trovare un’intesa definitiva.

Dichiarazioni alle quali hanno fatto seguito quelle del vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis, che ha ribadito le richieste di Bruxelles spiegando come il cambio di rotta del governo italiano registrato nelle ultime settimane sia “ben accetto ma non ancora sufficiente”:  “Non si tratta solo di cambiare il tono della discussione ma di avere una correzione consistente”. L’iter della procedura di infrazione nei confronti dell’Italia dunque va avanti, in parallelo con l’avanzamento della manovra a Roma. “La strategia espansiva di bilancio che il governo italiano ha adottato con la manovra economica per il 2019 non sembra funzionare ed è importante per l’economia italiana che questa strategia venga corretta”, ha aggiunto Dombrovskis. Goldman Sachs si attende invece che l’economia italiana “flirterà con la recessione all’inizio del prossimo anno”. Confermata la stima di una crescita ferma nel 2019 allo 0,4%.Secondo Repubblica e La Stampa, il ministro dell’Economia Giovanni Tria dal G20 di Buenos Aires ha confermato che la trattativa con la Ue si sta concentrando su una riduzione deldeficit/pil dal 2,4 all’1,9-2%. Alla domanda se sia possibile trovare un punto di incontro su un numero vicino al 2%, Dombrovskis non ha voluto commentare, limitandosi a dire che “dove siamo è largamente noto: secondo la decisione del Consiglio di luglio l’Italia dovrebbe effettuare una correzione strutturale pari allo 0,6% del pil, invece vediamo, secondo i piani dello stesso governo, un deterioramento dello 0,8%”.

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