L’Europa gela le speranze di Zelensky. Eppure sembrava che i vertici europei avessero risposto positivamente alla pressante richiesta del presidente ucraino di consentire l’ingresso del suo Paese nell’Unione europea. In poche ore erano arrivate due dichiarazioni che lasciavano ben sperare. La prima della presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, secondo la quale l’Ucraina è “una di noi”. La seconda del presidente del Consiglio Ue, Charles Michel, dettosi molto possibilista. Ma a stretto giro di posta arriva la doccia fredda da parte dell’Alto rappresentante per la politica estera, Josep Borrell.
“Ci stiamo rivolgendo all’Ue in merito a una adesione immediata dell’Ucraina attraverso una nuova procedura speciale. – dichiara in un video Volodymyr Zelensky – Il nostro obiettivo è stare insieme a tutti gli europei e, soprattutto, essere alla pari. Sono sicuro che è giusto. Sono sicuro che è possibile”. Appello a cui la von der Leyen risponde con entusiasmo: “L’Ucraina è una di noi”. Lasciando intendere che l’adesione “immediata” non sarebbe un problema.
“Il governo ucraino sta preparando la richiesta ufficiale per aderire all’Ue. Ciò vuol dire che la Commissione dovrà prendere una posizione ufficiale. E significa che anche il Consiglio Ue dovrà prendere posizione. Io penso che il dibattito ci sarà molto presto”. Replica così alla supplica di Zelensky il presidente del Consiglio europeo Michel. Stavolta i toni sembrano già più sfumati.
Ma, come appena accennato, il tempo di un caffè è l’Alto rappresentante per la politica estera, Josep Borrell, decide di bloccare definitivamente i facili entusiasmi di Zelensky. L’adesione dell’Ucraina all’Ue nell’immediato “non è in agenda”, taglia corto Borrell. “Dobbiamo dare una risposta per le prossime ore, non per i prossimi anni. L’Ucraina ha una chiara prospettiva europea, ma ora è il momento di lottare contro un’aggressione”, aggiunge.
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