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L’Europa vieta caminetti e stufe: a partire da quando e perché. È rivolta

La Commissione Europea sta considerando l’introduzione di nuovi standard per i sistemi di riscaldamento a legna, con l’obiettivo di ridurre le emissioni inquinanti. Queste normative, previste per entrare in vigore nel 2027, potrebbero rendere molti dei modelli attualmente in uso non conformi alle nuove regole. La proposta ha suscitato preoccupazione in diversi Paesi, in particolare in Germania e nella Repubblica Ceca, dove il riscaldamento a legna è ancora una fonte energetica fondamentale, soprattutto nelle zone rurali.

Uno degli aspetti più controversi della proposta riguarda l’obbligo di installare dispositivi di controllo automatico nei sistemi di riscaldamento a legna, il che comporterebbe una dipendenza dall’energia elettrica per il loro funzionamento. Questo potrebbe rappresentare un problema significativo per le aree con infrastrutture elettriche instabili o soggette a frequenti blackout. Come sottolineato da Money.it, “Questo aspetto, se confermato, toglierebbe uno dei principali vantaggi di questi impianti, ovvero la possibilità di operare senza elettricità”.

Di fronte alle critiche, la Commissione Europea ha deciso di posticipare la presentazione della normativa, inizialmente prevista per il 12 febbraio 2025, al fine di condurre ulteriori lavori tecnici e valutare possibili modifiche che possano attenuare l’impatto sui consumatori. L’obiettivo principale della normativa è migliorare l’efficienza energetica e ridurre l’inquinamento atmosferico, piuttosto che vietare completamente l’uso del riscaldamento a legna. Tuttavia, resta da vedere se le nuove regole porteranno effettivamente a un divieto de facto del riscaldamento a legna entro il 2027 o se saranno apportate modifiche per renderle più sostenibili per le famiglie e le imprese.

Nel frattempo, l’Unione Europea continua a promuovere alternative più sostenibili per il riscaldamento domestico. Tra queste, l’aerotermia sta guadagnando popolarità come sistema di climatizzazione efficiente ed ecologico. Questo sistema utilizza l’energia presente nell’aria per fornire calore in inverno e raffrescamento in estate, contribuendo a ridurre le emissioni e i costi energetici. Secondo un articolo di Cinco Días, le pompe di calore rappresentano ormai la quarta principale fonte di energia rinnovabile in Europa, dopo l’idroelettrico, l’eolico e il solare. Questa tecnologia potrebbe offrire una soluzione valida per coloro che potrebbero essere colpiti dalle future restrizioni sul riscaldamento a legna.

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