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L’evoluzione del Gorilla, dai vetri degli smartphone ai parabrezza

Il vetro protettivo realizzato dall’americana Corning può rimpiazzare finestrini e parabrezza, nelle auto del futuro, perché più leggero e sicuro del vetro tradizionale

Il nome Gorilla Glass, brand della statunitense Corning, è stato, per anni, sinonimo di robustezza e resistenza nel mondo degli smartphone. Il vetro protettivo salva i touch screen fin dai tempi del parabrezza, smartphone

primo iPhone. Oggi la società newyorkese sta penetrando un altro mercato altrettanto interessante e fecondo: quello delle automobili. Nel corso dell’ultimo Consumer Electronics Show, Corning ha infatti svelato una concept car con parabrezza, finestrini, lunotto e pannelli touch interni realizzati in Gorilla Glass — una dimostrazione pratica di che tipo di innovazioni ci si può aspettare mettendo il vetro rinforzato a salvaguardia dell’abitacolo di un’auto.

Parabrezza e lunotti più leggeri

I vetri più sottili e leggeri realizzati con la tecnologia alla base di Gorilla Glass permettono innanzitutto di realizzare mezzi più leggeri, quindi più attenti al portafoglio in quanto fanno scendere il consumo di carburante. A parità di superficie coperta, i finestrini della concept car di Corning pesano un terzo di meno rispetto alle controparti tradizionali: un aspetto che sposta il centro di gravità più in basso aumentando la maneggevolezza, e diminuisce lo spazio necessario per la frenata, contribuendo alla sicurezza della guida.

parabrezza rottoLo spessore ridotto permette inoltre di realizzare parabrezza con superfici a opacità variabile: il parabrezza posteriore dell’auto vista a Las Vegas, ad esempio, è composto da due strati di Gorilla Glass che sigillano una pellicola in grado di bloccare del tutto la visuale dall’esterno, garantendo privacy totale ai passeggeri.

Anche l’infotainment per l’abitacolo

Il tutto garantendo anche una resistenza generale che, secondo Corning, supera quella dei materiali concorrenti. Con grande vantaggio per la sicurezza: rispetto a quelli convenzionali, il vetro protettivo Gorilla Glass sarebbe infatti due volte più resistente contro l’impatto di rocce e altri oggetti acuminati, mentre la parabrezzamaggiore flessibilità che lo caratterizza gli permette di assorbire forze d’urto maggiori prima di andare in mille pezzi. La flessibilità di Gorilla Glass permetterà infine ai produttori di auto di realizzare sistemi di infotainment avanzati, con schermi OLED che aderiscono agli interni. Insomma, le caratteristiche che hanno reso unico il vetro per gli smartphone — ovvero maggiore chiarezza, bassa riflettività, possibilità di rivestire schermi curvi — potrebbero farne la fortuna anche nell’abitacolo dell’auto.

Corning è già pronta alla produzione di massa, e sembra che diversi costruttori si siano già mostrati interessati a montare gli ultimi Gorilla Glass all’interno dei propri veicoli. Sulle tempistiche però non ci sono informazioni certe, anche se pare che entro la fine dell’anno li saranno gli stessi interessati a comunicarlo.

Fonte originale principale: www.wired.it

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