“Il salvatore della razza bianca in Europa”. Così Franco Freda, ex terrorista nero ed esponente di Ordine di Nuovo, ha parlato del leader della Lega Matteo Salvini, del quale si è detto un grandissimo estimatore. Al punto da confessare, in un’intervista rilasciata a Estreme Conseguenze, che “il suo nome stesso è una profezia”.
Freda era stato condannato per gli attentati esplosivi del 25 aprile 1969 e quelli ai treni dell’estate 1969, oltre che per i reati di associazione sovversiva e istigazione all’odio razziale. Era stato anche accusato, processato e poi assolto “con formula dubitativa per mancanza di prove” dall’accusa di aver preso parte all’organizzazione della strage di Piazza Fontana a Milano.
“Due corti di assise- ha spiegato Freda- hanno sentenziato la mia innocenza per la strage di Piazza Fontana. È assurdo che dopo cinque o sei processi venga surrettiziamente indicato come colpevole. Le vere stragi sono quelle che hanno cominciato a fare gli islamici, quelle che faranno, fra qualche anno, i nigeriani”.
“Pare – ha poi aggiunto Freda – che a capo dello stato maggiore di Salvini ci sia un tale Giorgetti, e che l’elemento, mi è stato detto che sia stato un devoto lettore, addirittura ideologico, delle edizioni da me costituite 55 anni fa. Sono fedele alla mia razza ma non disprezzo le altre. Ci sarà uno scontro di civiltà. Certo, lo dico io, che sono un criminale, colpevole di aver fondato un movimento politico… Per me, sono loro i veri criminali. Criminali contro la mia razza, contro il mio popolo, contro la nostra storia”.
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