Un fenomeno in costante crescita è quello che vede molti pensionati “migrare” all’estero, armati di coraggio ma anche spesso consapevoli di trovare situazioni di vita nettamente migliori rispetto a quelle dei loro paesi di origine, sia dal punto di vista economico e fiscale che dal punto di vista del benessere e delle opportunità.
Ma cosa può spingere un pensionato che ha vissuto per oltre 60 anni in Italia a lasciare tutto per andare a vivere all’estero, spesso con la consapevolezza di dover lasciare i propri affetti e con l’onere di dover imparare una nuova lingua? Sono molte le cose da valutare, ad iniziare dal fatto che non è la meta di una vacanza che dura pochi giorni, ma una destinazione che deve garantirci una qualità della vita migliore di quella che lasciamo, o almeno deve regalarci opportunità nuove e positive. Una regola su tutte: deve piacerci!
Perché fare questa scelta
Dove trasferirsi per vivere meglio da pensionati? Quali sono i luoghi più adatti per trascorrere in serenità e benessere la vita una volta finito il lavoro? Molti pensionati italiani hanno seri problemi ad arrivare a fine mese, ma molti altri riescono a tenere un tenore di vita più che decoroso. In entrambi i casi sono tantissimi coloro che vorrebbero abbandonare l’Italia e trasferirsi all’estero, magari in un Paese dal clima temperato tutto l’anno, oppure in uno Stato in cui con la propria pensione si possa fare una vita molto più agiata che in Italia.
Trasferirsi all’estero dopo essersi ritirati dal lavoro, trasferendosi in quei paesi dove si può vivere meglio con la propria pensione. In alcuni stati infatti i pensionati italiani possono beneficiare di un regime fiscale agevolato sulle pensioni, percependo un assegno più alto rispetto a quello che avrebbero ricevuto se avessero mantenuto la residenza in Italia. Il loro obiettivo principale è quello di trovare destinazioni dove il patrimonio del pensionato fornisce il miglior ritorno in termini di immobili, costo della vita e qualità della vita stessa.
Il motivo principale di questa scelta? Il costo della vita. E poi, le agevolazioni fiscali per coloro che stabiliscono la residenza nel territorio dello Stato, il clima o l’accoglienza della gente del posto. Ci sono un sacco di liste che proclamano “I migliori posti dove andare in pensione”. Ma trovare il posto che ti si addice in definitiva dipende da ciò che conta di più. Ti piace il caldo? Vuoi vivere tra altri pensionati? Stai cercando un buon ospedale o molte opzioni culturali?
I migliori posti dove andare in pensione
Se la vostra idea è quella di cambiare completamente vita tralasciando il fatto di trasferirvi in uno Stato facilmente raggiungibile dall’Italia potete a quel punto rivolgere la vostra attenzione ai tanti Paesi del mondo considerati veri e propri paradisi per pensionati. Avete ovviamente l’imbarazzo della scelta. Le mete più ambite rimangono comunque Panama, Ecuador e Thailandia.
- Panama è un luogo molto ambito per due motivi: il clima e il costo della vita bassissimo. Il clima è tropicale, caldo tutto l’anno con un periodo in cui ci sono più piogge che va da maggio a dicembre. Il costo della vita è decisamente basso. Gli esempi sono innumerevoli. Nei centri commerciali i prezzi sono molto bassi sia per i beni di consumo sia per gli altri beni e servizi. Un set di lenzuola per esempio può arrivare a 5 euro, la frutta costa pochi centesimi, andare al cinema non più di due euro e l’iscrizione alla palestra un massimo di 10 euro al mese. Per i pensionati c’è il programma Pensionado che prevede ulteriori sconti e sgravi fiscali soprattutto in materia di sanità (che nel Paese è esclusivamente privata), sulle utenze e su moltissimi altri servizi. Per averne diritto bisogna dimostrare di avere una pensione mensile superiore ai mille dollari.
- L’Ecuador è da diversi anni in cima alle classifiche dei Paesi preferiti da chi vuole ritirarsi in pensione in tutta tranquillità, in un luogo dal clima fantastico e dal costo della vita basso. Le città più gettonate tra i pensionati di tutto il mondo sono Guayaquil, Cuenca e Quito. Ottenere il visto per pensionati non è molto complicato, costa 320 dollari ed ha una validità a tempo indeterminato. Per avere un’idea del costo della vita in Ecuador tenete presente che per esempio affittare una casa di lusso non vi costerà più di 400 euro al mese mentre potrete cenare in ristoranti di alto livello pagando non più di 20 euro a testa.
- Dapprima paradiso solo per turisti, la Thailandia sta diventando adesso una delle mete più ambite da chi è in pensione. Il visto da richiedere in questo caso è il “Non Immigrant O-A” che inizialmente consente di rimanere nel Paese per 12 mesi facilmente poi prolungabili a tempo indeterminato. Per ottenerlo bisogna avere almeno 50 anni e almeno 20mila euro sul conto in banca. Inoltre bisogna avere la fedina penale completamente pulita e non avere alcuna malattia infettiva. Il costo della vita è decisamente basso e consente di condurre una vita agiata anche con circa mille euro al mese. Secondo i calcoli della camera di commercio italiana a Bangkok i prezzi medi si aggirano tra il 36 e il 64% in meno rispetto all’Italia. Per le case facciamo un esempio. Un appartamento arredato a Phuket di 140 metri quadrati costa 500 euro al mese con tanto di wi-fi, piscina condominiale, servizio di vigilanza privato e aria condizionata in ogni stanza dell’appartamento.
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Dove vivere da pensionati in Europa
Se non ci si vuole allontanare troppo da figli e nipoti si può optare per rimanere in Europa, ad un paio d’ore d’aereo dall’Italia. In questo caso i Paesi in cima alla classifica dei luoghi ideali sono il Portogallo, le Canarie e Malta.
- Il Portogallo è in cima a tutte le classifiche. il Paese ideale nel quale trasferirsi dopo essere andati in pensione. L’aspetto più interessante del Portogallo per un pensionato che voglia vivere in Europa è il basso (relativamente parlando) costo della vita rispetto ad altre destinazioni del vecchio continente. Un regime fiscale che agevola chi sceglie di prendere la residenza in questo Stato, un costo medio della vita inferiore del 30% rispetto agli altri Paesi europei. Il Portogallo offre tutto quello che tantissimi pensionati sognano: bel tempo, buon cibo spiagge e cultura. Il costo della vita si conferma inferiore rispetto alle altre nazioni europee quando si parla di bollette (circa un centinaio di euro al mese acqua e immondizie comprese), caffè (cinquanta centesimi) e pranzo al ristorante (dieci euro).
- Le Canarie e in particolare Tenerife sono un altro dei luoghi ideali per i pensionati italiani. Leggermente più care del Portogallo compensano con un clima ancora migliore e una qualità della vita sempre al top. Dal punto di vista fiscale, pur facendo parte della Spagna, le Canarie godono di un regime agevolato. Ci sono una serie di bonus per chi ha figli o coniuge a carico, l’IVA è al 7% e gli affitti per chi ha più di 65 anni sono bassissimi. Inoltre chi ha la pensione minima non è tenuto a fare la dichiarazione dei redditi, per gli altri la pensione è tassata soltanto al 15%. Come se tutto ciò non bastasse la benzina costa 80 centesimi al litro, e in un ristorante di medio livello si fa una cena completa con circa 15 euro.
- Malta è un vero e proprio paradiso, riscoperto da qualche tempo anche dai turisti di tutto il mondo. Può essere però assolutamente una meta ideale per i pensionati italiani. Va detto che non esistono come nel caso del Portogallo agevolazioni fiscali dirette proprio a chi è in pensione. Però a bilanciare la situazione c’è un regime fiscale già di per se piuttosto agevole. Innanzitutto non esistono tasse patrimoniali e nessuna imposta sulle proprietà, la pressione fiscale progressiva sulle persone fisiche non può mai superare il 35% e l’IVA è al 18%. Il costo della vita è piuttosto basso, basti pensare che per acquistare una casa con vista mare bastano circa 70mila euro. Oltre al discorso fiscale Malta ha poi dalla sua un clima stupendo e anche nei mesi più freddi la temperatura non va mai sotto ai dieci gradi. Malta è molto vicina all’Italia e dunque in tutta l’isola si parla anche la nostra lingua, un dettaglio che rende questo luogo ancora più appetibile per i pensionati italiani che non dovranno così preoccuparsi dello scoglio di una nuova lingua straniera da imparare. Se non siete tipi da colpi di testa e volete provare prima come sia la vita a Malta sappiate che potete viverci anche per 6 mesi prima di prendere una decisione definitiva sul trasferimento.
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