La misteriosa scomparsa e la tragica morte di Liliana Resinovich, avvenuta a Trieste nel dicembre 2021, continua a sollevare interrogativi e a generare un acceso dibattito pubblico. A quasi un anno dalla sua scomparsa, il 14 dicembre, e il ritrovamento del suo corpo all’inizio di gennaio nel parco dell’ex ospedale psichiatrico, emergono nuove dichiarazioni in vista della riesumazione del corpo della donna di 63 anni.
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Il marito Sebastiano: “Penso si sia suicidata”
Il marito di Liliana, Sebastiano Visintin, ha recentemente espresso la sua convinzione riguardo la causa della morte della moglie: “Lilly? Penso che si sia suicidata, i segnali ritrovati dagli inquirenti portano a questo”. Queste parole sono state riferite durante un’intervista con “Mattino Cinque News”, dove Visintin ha condiviso i suoi pensieri e le sue riflessioni sulla tragica fine di sua moglie.
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Visintin ha parlato anche della sua determinazione a cercare la verità, evidenziando il suo desiderio di partecipare a più trasmissioni televisive possibili: “Ci ho pensato molto. Nessuno può aver fatto del male a una donna buona dolce e gentile come lei“, e aggiunge, “Se prima avevo qualche remora, ora no. Voglio andare in tutte le trasmissioni per cercare la verità”.
Claudio Sterpin: “Impensabile si sia tolta la vita”
Contrario all’ipotesi del suicidio si mostra Claudio Sterpin, descritto come un amico speciale di Resinovich, che nega categoricamente questa possibilità: “È impossibile e impensabile che si sia tolta la vita”. La sua ferma opposizione all’idea del suicidio sottolinea la complessità e le molteplici interpretazioni che circondano il caso.
In un gesto di apertura e ricerca della verità, Sterpin si rivolge alla giornalista di Canale 5 scusandosi in anticipo per il disagio che la riesumazione potrebbe causare. “Le chiedo scusa per il vilipendio che subirà, ma è indispensabile per ricercare la verità“. Questa dichiarazione evidenzia il desiderio di lui, del fratello di Liliana, della cugina e degli amici più cari di scoprire le circostanze esatte della morte di “Lilly”.
La riesumazione del corpo di Liliana Resinovich rappresenta un passo cruciale nel tentativo di fare luce su questo caso che ha toccato profondamente la comunità di Trieste e l’opinione pubblica nazionale. Mentre le indagini continuano, le diverse prospettive e le emotive dichiarazioni dei coinvolti riflettono la complessa rete di emozioni, ipotesi e speranze che circonda la scomparsa e la morte di Liliana Resinovich.