La scelta di concedere la scorta a Liliana Segre, senatrice sopravvissuta all’Olocausto e nel mirino dell’estrema destra con utenti che l’hanno inondata di messaggi di odio e minacce? Per qualcuno è una “scelta politica”, fatta dalla sinistra per “attaccare i suoi nemici”. Una tesi bislacca, verrebbe da pensare. Eppure circolata in queste ore su una rete sempre più preda di isterismi e follie di ogni genere.
La notizia era circolata nelle scorse ore: il prefetto Renato Saccone, su indicazione del ministro Lamorgese durante una riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, aveva deciso di concedere la misura protettiva alla Segre, al centro tra l’altro di polemiche recenti al momento del voto sulla nascita della Commissione “anti-odio”. Ma la reazione di alcuni utenti è stata a dir poco sorprendente, per non dire agghiacciante.
Per qualcuno la Segre “viene tutelata soltanto perché ebrea”, frasi che hanno un amarissimo gusto di antisemitismo. Per altri la scelta è “uno spreco di risorse, che distoglie uomini chiave da attività più importanti”. E ancora: “Propaganda per creare un clima di tensione… E noi paghiamo!”. Oppure: “
È la sinistra che ha organizzato questa messa in scena perché ha bisogno di odio per legittimare le solite nefandezze sugli avversari”.“Anche mio nonno è sopravvissuto ai campi di sterminio fino a qualche anno fa,ma mai nessuno gli ha proposto una scorta!!!!!vergognoso….” è l’eroica testimonianza di un’altra cittadina inviperita. Considerando gli aggettivi e i toni usati mediamente, la conferma che forse la discussa Commissione proposta dalla stessa Segre al nostro Paese serve più che mai.
Troppi insulti e minacce: Liliana Segre avrà una scorta