Alla fine è arrivato l’atteso passo indietro, accompagnato dall’annuncio: il 27 gennaio 2020, Giorno della Memoria, il sindaco di Pescara darà la cittadinanza onoraria a Liliana Segre, “all’Unione delle Comunità Ebraiche (Ucei), a tutti i sopravvissuti dei campi di concentramento e alla Brigata Ebraica”. L’annuncio è arrivato per bocca del sindaco della città, Carlo Masci, che ha preso le distanze dalle polemiche dei giorni scorsi dicendosi “risentito” per quelle tensioni “vergognose e strumentali”.
A proporre la cittadinanza onoraria, inizialmente respinta, era stata Marinella Slocco, consigliera comunale di centrosinistra. “Sulla cittadinanza onoraria a Liliana Segre non c’è nessun problema, ma manca il legame con la città di Pescara e dovremmo mettere in fila tante persone che hanno subito le stesse vicende” aveva detto inizialmente il primo cittadino, aprendo un vero e proprio caso.
“Segre è una persona che ha sofferto, che riconosciamo come simbolo e che invito ufficialmente a Pescara, il 27 gennaio, per la commemorazione della Shoah. Su questi argomenti non si può essere divisi, ma la proposta di Sclocco mi sembra strumentale e ritengo non si possano fare strumentalizzazioni per creare divisioni” aveva infatti spiegato in quell’occasione Masci.
Una presa di posizione che aveva fatto discutere parecchio, arrivata in un momento in cui la Segre era già al centro di molte tensioni dopo l’astensione del centrodestra italiano sul voto per la nascita di una Commissione contro l’odio. Nelle scorse ore, per manifestare tutta la propria solidarietà verso la senatrice testimone dell’Olocausto, la giornalista Lucia Annunziata aveva avanzato la proposta di sceglierla come prossimo Presidente della Repubblica.
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