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Lilli Gruber contro la Meloni: “Le telespettatrici e i telespettatori capiscono le sue difficoltà”

Nuovo attacco sferrato in diretta tv da Lilli Gruber a Giorgia Meloni. Durante l’ultima puntata di Otto e mezzo, la conduttrice spara a zero sul discorso appena pronunciato alla Camera dal neo premier prima di ottenere la fiducia. La Gruber mette in evidenza le sue presunte difficoltà a condannare il fascismo. 24 ore prima, invece, la giornalista aveva puntato il dito contro la leader di Fratelli d’Italia, avvertendo che nella sua trasmissione continueranno a definirla ‘la’ presidente del Consiglio.

Lilli Gruber

“Credo che le telespettatrici e i telespettatori capiscano molto bene qual è il punto di Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia. – dice Lilli Gruber commentando il discorso della Meloni – E la loro difficoltà a una condanna severa senza se e senza ma del fascismo storico. Con un riconoscimento della resistenza storica e dell’antifascismo storico. Noi vogliamo capire che cosa ci aspetta. Che tipo di governo e che tipo di presidente del Consiglio ci aspetta, visto che quello della Meloni è stato un discorso programmatico. Ma sulle tante questioni economiche non abbiamo capito bene che cosa voglia fare”, conclude la conduttrice di Otto e mezzo.

Queste invece le parole del premier sul fascismo criticate il giorno precedente dalla giornalista. “A dispetto di quello che strumentalmente si è sostenuto, non ho mai provato simpatia o vicinanza nei confronti dei regimi antidemocratici. – puntualizza Giorgia meloni durante il suo discorso alla Camera – Per nessun regime, fascismo compreso”.

“Ho sempre reputato le leggi razziali del 1938 il punto più basso della storia italiana, una vergogna che segnerà il nostro popolo per sempre. – ammette il premier – I totalitarismi del ‘900 hanno dilaniato l’intera Europa, non solo l’Italia, per più di mezzo secolo, in una successione di orrori che ha investito gran parte degli Stati europei. L’orrore e i crimini, chiunque li commetta, non vengono mai pareggiati da altri orrori e crimini. Nell’abisso non si pareggiano mai i conti, si precipita e basta”.

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