Silvio Berlusconi è stato assolto dall’accusa di corruzione in atti giudiziari nel processo Ruby ter. Lo hanno deciso i giudici della settima sezione penale del tribunale di Milano dopo una camera di consiglio durata circa due ore. Assolti anche tutti gli altri 28 imputati nello stesso procedimento. Una sentenza che induce il Cavaliere ad esultare sui social. Mentre i suoi avversari politici non l’hanno presa tanto bene. È il caso del direttore del Fatto Quotidiano Marco Travaglio che parla di “comiche finali”. Ma anche di Lilli Gruber che, durante l’ultima puntata di Otto e mezzo, incappa in una gaffe sul sesso epica che coinvolge anche il premier Giorgia Meloni.
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La gaffe di Lilli Gruber sul sesso e Giorgia Meloni
“L’Italia per la prima volta ha una donna presidente del Consiglio. – così Lilli Gruber si rivolge alla sua ospite, la filosofa Rosi Braidotti, durante l’ultima puntata di Otto e mezzo – Ma lei s’immagina se su Giorgia Meloni venisse fuori la metà della metà della metà della metà di quello che è venuto fuori dei comportamenti cosiddetti privati di Berlusconi che, essendo stato presidente del Consiglio, in realtà erano pubblici e dovevano essere pubblici? – domanda polemicamente la giornalista – Mi figuro se Giorgia Meloni fosse coinvolta in una di queste storie di sesso, di letti…”.
Ma è proprio quest’ultima frase a provocare la reazione di un altro ospite del programma di La7, il direttore del Secolo d’Italia, Italo Bocchino. “Da escludere completamente vista l’elevata moralità di Giorgia Meloni e una sobrietà nello stile di vita che è una cifra del suo successo”, commenta stizzito l’ex parlamentare. “Si, ehm, no, quello che volevo cercare di capire, Berlusconi lo stanno facendo passare per una vittima di un sistema giudiziario anomalo”, prova a giustificarsi la conduttrice.
“Ovviamente io per paradosso ponevo questa domanda. – puntualizza poi Lilli Gruber – Immaginatevi, a Giorgia Meloni non le verrebbe perdonato un millesimo, in quanto donna, di quello che ha combinato Berlusconi in questo ruolo istituzionale. Ha un comportamento specchiato e consono al suo ruolo”, conclude cercando di recuperare dallo scivolone. “Abbiamo un presidente del Consiglio donna finalmente. – la incalza però un accanito Bocchino – non è ricattabile da nessuno per niente, è adamantina, ha fatto della sobrietà una cifra importante del suo stile di vita e del suo modo di essere leader politico”. Insomma, non proprio una bella figura quella rimediata dall’ex mezzobusto del Tg1.
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