Enrico Letta, leader del Partito Democratico, si era fatto avanti subito, mentre le immagini delle infiltrazioni dell’estrema destra nella manifestrazione contro il Green pass, con relativi scontri con la polizia, erano ancora fresche: “Bisogna sciogliere Forza Nuova”. Una proposta non nuova, in realtà, della quale si discute anzi da tempo. E che puntualmente mette in imbarazzo un leader politico in particolare: Giorgia Meloni.
Il Pd metterà nero su bianco la richiesta di scioglimento dell’organizzazione di estrema destra sulla base della Legge Scelba, senza probabilmente pressare troppo il premier Mario Draghi. Un passaggio che, però, avrà un effetto immediato: smascherare le posizioni di Lega e Fratelli d’Italia, che da sempre giocano con gli appetiti dei neofascisti senza arrivare mai a condanne nette, vista la possibilità di un tornaconto elettorale.
Meloni, non a caso, è subito andata in tilt di fronte alle immagini delle violenze di piazza. Ha parlato di “squadristi” da condannare, specificando però che “la matrice sarà fascista, non fascista, non è questo il punto”. Per poi andare all’attacco del ministro degli Interni Luciana Lamorgese, una strategia cara da tempo anche a Salvini e che prevede qualche bordata al Viminale quando l’imbarazzo si fa crescente ed è bene, allora, cambiare argomento, e in fretta.
“I partiti non si sciolgono per decreto – ha invece spiegato Salvini – C’è una legge, non si sciolgono in base all’umore di qualche parlamentare del Pd o di qualche pseudo intellettuale di salotto. C’è la legge, rispettiamola”. In tutto questo è arrivato anche il rilancio di Forza NUova: “Finché il Green pass non verrà ritirato definitivamente, la rivoluzione popolare non fermerà il suo cammino, con o senza di noi. Ieri è stato uno spartiacque tra vecchio e nuovo, il popolo ha deciso di alzare il livello dello scontro”.
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