Un flusso infinito di informazioni, quelle lanciate dai tanti profili social di Matteo Salvini a ritmo incessante e che arrivano ogni giorno sui dispositivi di milioni di italiani. Una vera e propria macchina delle propaganda, imprescindibile in tempi come questi, che però ha costi elevati. Le campagne elettorali oggi si tengono così, sul web, in un costante fondersi di vita pubblica e privata. Lo sa bene il leader della Lega, che alterna spot politici a immagini del cibo appena mangiato. E che ha speso la bellezza di 124 mila euro in pubblicità negli ultimi 30 giorni.
L’importo speso per la pagina di Giorgia Meloni si aggira intorno ai 35.000 euro. L’inserzionista è Fratelli d’Italia Per il post sono stati spesi tra i 500 e i 999 euro, generando tra le 100.000 e le 200.000 impression. Il target di riferimento è in grandissima parte di sesso maschile. L’età è trasversale: dai 18 in su. Sul fronte Zingaretti invece l’inserzionista è il Partito Democratico. La cifra investita negli ultimi 30 giorni è di 1.417 euro. Un’inezia rispetto agli altri leader politici.
La Lega ha puntato le sue risorse sul profilo di Matteo Salvini con un investimento di 124.000 euro. La pagina del Partito Democratico ha mobilitato un importo di circa 95.000 euro e quella del Movimento 5 Stelle all’incirca di 49.000 euro. Le stime per la pagina di Forza Italia si aggirano sui 30.000 euro. La spesa per la pagina di Fratelli d’Italia si assesta sui 28.000 euro, ma l’inserzionista Fratelli d’Italia ne ha investiti più o meno 35.000 per la pagina di Giorgia Meloni. Sulla pagina di Di Maio, invece, non compaiono post sponsorizzati.
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